Comune di Benevento
Campo Rugby, ok all’affidamento temporaneo ai biancocelesti: costerà 8mila euro all’anno

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Il campo rugby ‘Alfredo Dell’Oste’ è stato affidato temporaneamente all’U.S. Rugby Benevento. Così aveva deciso a maggio la Giunta Mastella e così ha confermato la determina comunale con la firma oggi del dirigente del Settore Sport, Alessandro Verdicchio.
Secondo quanto si legge nell’atto, l’affidamento – che durerà fino alla conclusione della procedura di evidenza pubblica per la concessione della struttura di Pacevecchia – non contempla parti o porzioni non rientranti allo stato nel patrimonio comunale, come gli spogliatoi e la club house, per le quali Palazzo Mosti si riserva di adottare successivi provvedimenti.
L’ammontare del canone d’uso dell’impianto, situato in via Dorso, sarà di 8mila euro e dovrà essere corrisposto in rate mensili da 666,66 euro.
L’affidamento implicherà la gestione, l’utilizzo, la custodia e la conservazione dell’impianto per finalità sportive e di aggregazione sociale.
L’utilizzo – si legge nella determina – dovrà essere improntato alla massima fruibilità da parte dei cittadini, di associazioni e società sportive, di Federazioni ed Enti di promozione sportiva e di scuole, per la pratica di attività sportive, ricreative e sociali e sarà garantito, sulla base di criteri obiettivi, a tutte le società ed associazioni sportive che praticano le attività a cui l’impianto è destinato.
Dal canto suo, il Rugby Benevento potrà organizzare in assoluta autonomia corsi ed attività sportive, di promozione amatoriale e scolastica, agonistiche, ricreative, educative, di aggregazione o di pubblica utilità e dovrà assicurare l’utilizzo dell’impianto a società sportive dilettantistiche per un minimo di 10 ore mensili, da concordare con il Comune. Sarà tenuto anche ad accogliere istanze e progetti di inclusione sociali.
LA RICOSTRUZIONE – Con una delibera di giunta del novembre 1994, lo stadio di via Dorso venne affidato in gestione al Rugby Benevento. Solo nel settembre 1997 si arrivò alla convenzione per la durata di nove anni.
A fine 2016 Palazzo Mosti aveva indetto la gara per l’affidamento della struttura, ma non era arrivata alcuna offerta.
Nell’aprile 2017, nonostante le modifiche al bando (per permettere una maggiore partecipazione) e una proroga alla scadenza dell’avviso pubblico, non arrivò nessuna istanza.
Così, ancora una volta, la società biancoceleste chiese l’affidamento alle medesime condizioni del bando, proponendo anche di inserire nella convenzione la locale Club House. L’Ufficio Sport diede l’ok ma, in cambio, volle una polizza fideiussoria a garanzia del pagamento del canone decennale, nonché una polizza assicurativa.
Intanto l’Ufficio Patrimonio comunicò che i biancocelesti erano morosi nei confronti dell’Ente per un importo pari a 4.338,32 euro per canoni non corrisposti. Una volta invitata la società ad esibire la documentazione necessaria per la sottoscrizione della convenzione e l’attestazione dell’avvenuta estinzione della morosità, il Rugby Benevento espresse la volontà di estinguere il debito, chiedendo una dilazione a partire dal 20 giugno 2018 (10 rate da 466 euro circa).
Ad agosto dello stesso anno fu pagata la prima rata, senza però saldare il resto. Si è arrivati così al gennaio 2022, quando il Servizio Patrimonio ha emesso ordinanza di rilascio dell’impianto, che doveva eseguirsi il 24 febbraio 2022.
GLI SVILUPPI – A marzo il Servizio Patrimonio ha elaborato un atto di ricognizione del debito maturato dalla società sportiva, affiliata alla FIR, che ha continuato a gestire l’impianto assicurandone la custodia, la manutenzione e la funzionalità. Da qui la decisione di rinnovare l’affidamento temporaneo considerando che la partecipazione ai campionati rappresenta “un significativo vettore promozionale dell’immagine della Città” e il rugby è “una splendida realtà che si è imposta negli anni anche per l’opera sociale e culturale” della società guidata dal presidente Palumbo.
LE POLEMICHE – La decisione della Giunta, però, ha scatenato richieste di chiarimenti da parte dell’opposizione, ‘stizzita’ – evidentemente – anche dal fatto che il presidente dei biancocelesti sia sceso in campo alle ultime amministrative di ottobre nelle liste mastelliane.
Dopo una interrogazione del consigliere Giovanni De Lorenzo, il gruppo Pd a Palazzo Mosti aveva attaccato amministrazione e dirigenza biancoceleste: “Nessuno vuole mettere in discussione l’importanza e la valenza sociale e sportiva delle società e delle associazioni sportive e allo stesso tempo comprendiamo le difficoltà (richiamate nella delibera dalla giunta Mastella) legate alla pandemia e alla guerra in Ucraina, anche se dobbiamo evidenziare che la situazione di morosità risale ad epoca precedente, ma gli interrogativi restano: è stato pagato l’arretrato dovuto? è questo il modo corretto per un’amministrazione di gestire una sua proprietà? E ancora, ci domandiamo: per le altre società sportive beneventane palazzo Mosti si è rivelata altrettanto… ‘clemente’?”.
Ne era scaturito un botta e risposta con la società sportiva. A sollevare un’altra questione, invece, ci avevano pensato Pasquale Basile e CivicA puntando il dito sull’utilizzo dell’impianto a scopo ricreativo e sull’attività di somministrazione.