Sindacati
‘Servizio 118’, siamo allo stato di agitazione

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Stato di agitazione dei medici di emergenza sanitaria del 118: in sintesi, questo lo sbocco del documento che, firmato da FP-CGIL (con Felice Zinno), CISL MEDICI (con Giovanni Leone), UIL-Medici (con Maiella Donato), FVM-SMI (con Antonio Catalano), FESMED (con Antonio Rosa) e SNAMI (con Alfredo Montefusco), risponde alla nota del commissario Asl Tsta pubbicata ieri e che è stato inviato ovviamente al Perfetto di Benevento, allo stesso Commissario, alla Commissione di Garanzia e che non arriva ad escludere le forme più dure della lotta, come lo sciopero, in mancanza di una conciliazione.
La vicenda nasce, nella versione dei sindacati, dalla delibera Asl che prevede la “riorganizzazione del Servizio di Emergenza 118 in contrasto con le disposizioni regionali e in difformità agli istituti contrattuali.
Con note del 28 luglio e del 9 agosto abbiamo chiesto al commissario la revoca o la temporanea sospensione di due provvedimenti inerenti l’organizzazione del Servizio di Emergenza 118 e, contestualmente, per rendere trasparente e costruttivo il confronto a livello delle relazioni sindacali, è stata avanzata la richiesta di urgente incontro per evitare i riflessi negativi che tali provvedimenti possono avere sull’efficacia delle prestazioni sanitarie con conseguente peggioramento della qualità del servizio di Emergenza Sanitario 118. Dalle dichiarazioni del commissario straordinario è apparsa chiara la totale indifferenza rispetto alle questioni di merito poste dalle organizzazioni sindacali, non facendo trasparire la volontà di procedere ad una collaborazione fattiva, dimostrando che le scelte unilaterali non lasciano spazio ad alcuna possibilità d’azione”.