POLITICA
Pedaggi Anas, avviato l’esame della proposta di legge

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E’ iniziato l’esame in Commissione Lavori Pubblici della Camera dei Deputati della proposta di legge, presentata dal PD con primo firmatario l’onorevole Tino Iannuzzi per l’abrogazione delle norme che hanno introdotto nuovi pedaggi sulle autostrade ed i raccordi in gestione diretta ANAS (compreso il raccordo Benevento-Castel del Lago).
Il Gruppo PD ha richiesto la rapida definizione della proposta, che sarà già valutata nella prima seduta utile di Commissione il 6 settembre con l’on. Tommaso Foti (PDL) come Relatore, per poter pervenire alla sua calendarizzazione in Aula. Nella proposta, spiega Iannuzzi, la copertura finanziaria (calcolata nel biennio 2012-2013 in 1,2 miliardi di euro) imposta dall’abolizione degli introiti legati alla tassa dei nuovi pedaggi, è innanzitutto assicurata con i proventi derivanti dalle multe per eccesso di velocità. Tali proventi, ai sensi dell’art. 142 del Codice della Strada, vanno attribuiti, per il 50%, all’Ente proprietario della strada su cui è stata riscontrata la violazione dei limiti di velocità, e cioé all’ANAS e vanno prioritariamente destinati alla manutenzione e messa in sicurezza di ogni infrastruttura stradale. La norma del Codice fino ad oggi è rimasta inattuata per la mancata adozione del necessario decreto del Ministero delle Infrastrutture, che, nella proposta PD, deve invece essere adottato entro un mese dell’entrata in vigore della nuova legge. Per la restante parte è previsto il ricorso ai fondi del Ministero dell’Economia. Del resto è assurdo ed irragionevole che il finanziamento delle attività ANAS così rilevanti di gestione e manutenzione della rete autostradale e stradale sia rimessa a nuovi pedaggi e, quindi, a nuove tasse, senza adeguata copertura nel Bilancio dello Stato.
“In questa fase di crisi economica e sociale così pesante, sarebbe sciagurato gravare le famiglie, ‘l’esercito dei pendolarì per ragioni di studio e/o di lavoro, le imprese di un ulteriore e pesantissimo balzello. Il pedaggio va eliminato per infrastrutture come l’Autostrada A3 Salerno-Reggio C. ed il Raccordo Salerno-Mercato San Severino-Avellino, che sono assolutamente prive di ogni funzionale e adeguata rete di viabilità ordinaria alternativa. Sia la A3 sia il Raccordo, difatti, svolgono non solo funzioni autostradali, ma anche di collegamento quotidiano, di viabilità ordinaria e, per così dire di, tangenziale che mette in comunicazione i territori salernitani e campani. La viabilità ordinaria oggi esistente è dotata di una sola corsia per ogni senso di marcia e per di più é priva di striscia per l’emergenza, attraversa per diversi chilometri numerosi e popolosi centri abitati, con ripetuti ingorghi ed intasamenti. Sono necessarie massima vigilanza e massima pressione della politica, delle Istituzioni Locali e delle comunità per evitare ogni colpo di mano del Governo che, per introdurre i nuovi pedaggi, deve prima adottare il DPCM per individuare le tratte da pedaggiare. ‘Colpi di mano’ del Governo sarebbero ancor più inaccettabili ora che il Parlamento deve deliberare sulla proposta abrogativa del PD”.