Cittadini
Benevento, ‘Street control’ illegittimo: il Giudice di Pace dà ragione all’automobilista

Ascolta la lettura dell'articolo
Le infrazioni rilevate con lo ‘street control’ sulle auto dei vigili urbani vanno contestate subito se presente il trasgressore. Questo il principio confermato anche dal Giudice di Pace di Benevento (e non solo, in altre parti d’Italia sono riaffermate le stesse linee) nel caso riguardante una automobilista sannita, alla quale era stato notificato un verbale dalla Polizia municipale del capoluogo sannita.
L’apparecchiatura in dotazione – posizionata sul tettuccio di alcuni veicoli della Polizia locale – è stata giudicata non omologata per le contestazioni notificate successivamente, cioé quando il veicolo, al momento del rilievo fotografico, è in circolazione o vi è la presenza del conducente o proprietario.
La sentenza del 28 dicembre 2021 ha accolto la richiesta inoltrata dal delegato di una automobilista, Luigi Minichillo, ex dipendente del Comune di Benevento presso il Comando della Polizia Municipale con funzioni di espletamento dei servizi di Polizia Stradale e attualmente iscritto all’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale). Nel ricorso è stata presentata, tra le varie motivazioni, la mancata contestazione immediata per mancanza di omologazione dell’apparecchiatura, così come prescritto dal Ministero dei Trasporti e dalle tante sentenze della Cassazione.
La sanzione – ha sentenziato il giudice – non veniva immediatamente contestata con la motivazione che “gli agenti erano impossibilitati alla contestazione immediata in quanto impegnati a verbalizzare altri veicoli”. Una motivazione ritenuta apparente e non esaustiva in quanto la contestazione immediata deve essere per quanto possibile primaria in un accertamento. Inoltre, solo dalla documentazione depositata si è appreso che la rilevazione è avvenuta tramite ‘street control’: in questo caso l’art.201 cds prescrive che non è necessaria la presenza degli agenti qualora l’accertamento avvenga mediante dispositivi o apparecchiature che siano stati omologati ovvero approvati per il funzionamento in modo completamente automatico. In questo caso l’ente opposto non ha fornito alcuna prova per l’omologazione dell’apparecchiatura utilizzata.
Da qui la domanda e la considerazione del cittadino e del ricorrente: perché le multe, molto spesso, devono arrivare a casa dopo mesi dall’eventuale infrazione, con recriminazione verso le istituzioni e non essere contestate immediatamente quando è possibile, come prescrive la Legge, senza utilizzare la frase “gli agenti erano impossibilitati alla contestazione immediata in quanto impegnati a verbalizzare altri veicoli”?
Sarebbe non solo più educativo per chi commette l’infrazione, meno dispendioso e con meno contenziosi presso la Prefettura e il Giudice di Pace.