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Regione Campania

Ordinanza per i rifiuti fuori dalla provincia di Napoli, siamo a quota tre…

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Calano i rifiuti in strada a Napoli, e calano anche i roghi, ma il pericolo che le giacenze riprendano a crescere e’ dietro l’angolo e il governatore della Campania Caldoro corre ai ripari. Nella serata di ieri nuova ordinanza della Regione per autorizzare trasferimenti extra provinciali: una decisione che ha provocato la forte reazione della Provincia di Caserta la quale, attraverso il presidente Domenico Zinzi, ha sottolineato ”l’arroganza della Regione Campania” che ”non si ferma nemmeno di fronte a una sentenza del Tar”.

Secondo Zinzi, infatti, sia Chiaiano che Terzigno possono ancora accogliere un’importante quantita’ di spazzatura. L’ordinanza di Caldoro prevede che fino al prossimo 9 agosto gli impianti di San Tammaro (Caserta) e Savignano Irpino (Avellino) dovranno rendersi disponibili ad accogliere ciascuno 400 tonnellate di immondizia partenopea per consentire di continuare con le operazioni di svuotamento degli stir. Rispetto alle precedenti ordinanze, emesse l’8 e il 14 luglio, pero’, questa volta l’ordinanza – cosi’ come disposto nei giorni scorsi dal Tar del Lazio – e’ correlata dal carattere di ”eccezionalita”’ richiesto dai giudici amministrativi in quanto gli impianti presentano evidenti e accertate difficolta’ nel ricevere l’immondizia.

E malgrado le due province campane non avessero fatto mai mancare il loro supporto, nelle scorse settimane, l’ente irpino ha presentato ricorso, poi accolto, al Tar del Lazio. I timori erano legati a un possibile ”uso indiscriminato e sistematico di tali provvedimenti”. Dello stesso tenore anche l’opposizione che la Provincia di Caserta ha annunciato: ”Impugneremo ancora una volta l’ordinanza. Anche in questo caso – ha detto Zinzi – la giustizia amministrativa ci dara’ ragione”. Comunque, secondo i dati a disposizione della Regione, la reiterare dell’ordinanza – la terza nel mese di luglio – e’ legata alle difficolta’ che stanno vivendo gli impianti del napoletano, effettivamente vicini alla saturazione.

Nei giorni scorsi, infatti, le operazioni di recupero delle giacenze erano state messe in crisi da problemi tecnici verificatisi nell’impianto di tritovagliatura di Giugliano in Campania (Napoli). Ieri, lungo le strade dei quartieri partenopei, campeggiano ancora 1030 tonnellate di rifiuti: una lieve diminuzione rispetto all’altro giorno quando la stima fornita dall’ Asia, azienda speciale del Comune di Napoli addetta alla raccolta, era di 1100 tonnellate. Problemi c’erano stati anche nel sito di trasferenza dell’ex Icm che, pero’, grazie ai trasferimenti verso la Liguria, a breve potrebbe riprendere a funzionare con regolarita’. L’esiguita’ del numero degli impianti presenti nel territorio provinciale rimane comunque il tallone d’achille del ciclo di gestione dei rifiuti nel territorio della provincia di Napoli.

 

 

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