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CRONACA

Airola, il giorno dopo l’inferno di fuoco: si lavora per spegnere ultimi focolai

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Dopo una intensa notte di lavoro, i vigili del fuoco sono riusciti a domare il maxi rogo che, nel pomeriggio di ieri, si è sviluppato all’interno di alcuni capannoni della Sapa – azienda che si occupa di produzione e lavorazione materiale plastico per auto – e di un’altra società di logistica e movimentazione merci.

Al termine delle operazioni di spegnimento resta uno scenario desolante con i capannoni distrutti e le coperture crollate, divorate dalla forza delle fiamme che hanno devastato una vasta parte dell’importante complesso industriale. Dall’area escono ancora i mezzi dei pompieri impegnati a spegnere gli ultimi focolai e a mettere in sicurezza la struttura.

Al lavoro, come annunciato ieri ci sono anche i tecnici dell’Arpac che stanno monitorando la situazione ambientale per capire quanti danno sono stati prodotti dal rogo. All’interno dei capannoni, infatti, erano ospitati anche materiale plastico, solventi e vernici. Materiali che hanno alimentato una grossa nube di fumo nero che nel pomeriggio di ieri ha avvolto l’intera Valle Caudina.

Parallelamente scatterà anche l’inchiesta per capire cosa abbia provoca le fiamme: nella giornata di oggi sono previsti diversi sopralluoghi da parte dei carabinieri per iniziare a ricostruire l’esatta dinamica degli eventi.

“Una tragedia economica e ambientale per tutto il Sannio”, ha commentato il sindaco del centro caudino, Vincenzo Falzarano, che ha chiuso le scuole per la giornata di oggi.

PREOCCUPAZIONE NEI COMUNI LIMITROFI – Intanto, anche nella vicina Paolisi, come nella stessa Airola, il sindaco Maietta ha disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi. Fino all’ottenimento dei risultati dell’ARPAC relativi al monitoraggio della qualità dell’aria per le concentrazioni degli inquinanti nell’aria ambiente, il primo cittadino ha ordinato la sospensione della raccolta ed il conseguente consumo di frutta e ortaggi dai terreni del territorio comunale e l’attingimento di acqua, ai fini alimentari da vasche e pozzi non protetti dalla precipitazione aerea, unitamente alla disposizione del divieto di pascolo. Infine, ha invitato tutta la popolazione a disattivare gli impianti di aereazione forzata e di condizionamento oltre che a tenere chiusi gli infissi esterni (porte, finestre, portoni) fino al momento in cui non sarà definitivamente cessata l’allerta.

Stop alla didattica anche a Forchia e ad Arpaia, dove il sindaco Pasquale Fucci ha consigliato in via precauzionale di restare in casa e di uscire solo se strettamente necessario, invitando la popolazione a mantenere chiuse porte e finestre, al fine di “prevenire il possibile passaggio di agenti inalanti, verosimilmente inquinanti”.

TAVOLO IN PREFETTURA – Questa mattina, intanto, si è svolto un vertice sulle operazioni di spegnimento dell’incendio. All’incontro hanno partecipato il prefetto Carlo Torlontano, il Comandante Provinciale Vigili del Fuoco, Raffaella Pizzimenti, la Direttrice del Dipartimento Provinciale dell’ARPAC – Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania –, Elina Barricella, il Sindaco di Airola, Vincenzo Falzarano, nonché il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che, presente in Città per impegni istituzionali precedentemente assunti, ha voluto essere presente quale segno di vicinanza alle Istituzioni e alla comunità locale.

Il rogo, che ha assunto vaste proporzioni, si è propagato anche al vicino deposito della società TTA, e, come noto, ha originato una densa nube di fumo di colore scuro. Per tali motivi è stata subito allertata l’ARPAC per una preliminare analisi sull’incidenza dei fumi sulla qualità dell’aria. 

Al momento, tenuto conto delle particolari condizioni meteoclimatiche, della forte ventilazione nel corso dell’evento e della conseguente diluizione dei contaminanti, è ragionevole ipotizzare livelli di inquinamento non eccessivamente preoccupanti. I risultati acquisiti dalla rete fissa regionale di controllo della qualità dell’aria rivelano valori di pmi non superiori ai limiti di legge.

Nondimeno, una più puntuale analisi nell’area interessata dall’incendio potrà aversi nelle prossime 24 ore, sulla base degli esiti dei rilievi dei campionatori mobili passivi a simmetria radiale, per la rilevazione di COV – composti organici volatili – e di quelli ad alto flusso, per la rilevazione di diossine e furani, che ARPAC ha già provveduto ad installare in loco.

A scopo precauzionale, nel corso dell’evento, è stato suggerito ai sindaci dei Comuni vicini di adottare ogni utile iniziativa per limitare la circolazione delle persone. Il Comune di Airola ha attivato il Centro Operativo Comunale che continuerà a monitorare la situazione e a fornire ogni utile supporto alla popolazione. 

L’intervento immediato dei Vigili del Fuoco e la tempestiva, puntuale, analisi della portata dell’evento hanno consentito di organizzare un piano di intervento efficace, con l’ausilio di diverse squadre e mezzi, anche provenienti dai Comandi Provinciali di Napoli, Avellino, Caserta e Salerno, unitamente ad un nucleo regionale di specialisti NBCR, nonché delle componenti delle Forze di Polizia intervenute in loco. I caschi rossi, in tal modo, sono riusciti ad evitare che l’incendio si propagasse all’area del deposito SAPA destinata alle vernici e solventi nonché verso gli altri stabilimenti limitrofi. Nel corso delle attività di spegnimento un pompiere è anche rimasto intossicato, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. L’incendio, al momento, pur se ancora in atto, è circoscritto e sotto controllo.

Il prefetto Torlontano ha espresso vivo apprezzamento e un sentito ringraziamento al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Benevento, Ing. Raffaella Pizzimenti, a tutto il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Benevento, dei Comandi Provinciali di Napoli, Avellino e Caserta, accorsi in supporto, nonché ai rappresentanti delle Forze di Polizia e delle altre componenti istituzionali per lo straordinario lavoro svolto. La situazione continuerà ad essere monitorata dalla Prefettura.

LE REAZIONI – “In questo momento di difficoltà esprimiamo la nostra vicinanza all’azienda Sapa, agli operai ed alle rispettive famiglie, al territorio di Airola ed a quello di tutte le Comunità che sono state interessate dall’incidente. Le famiglie Affinita e De Lucia e l’azienda Sapa da sempre rappresentano motivo di lustro per il Comprensorio intero nonché una risorsa occupazionale preziosa”. Lo scrivono in una nota congiunta i sindaci di Airola, Arienzo, Arpaia, Bonea, Bucciano, Cervinara, Moiano, Montesarchio, Paolisi, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Sant’Agata de’Goti e Santa Maria a Vico.

“Come Istituzioni saremo vicini per ogni iniziativa di sinergia e di collaborazione. Plaudiamo all’immediata attivazione delle procedure di sostegno a quanti si trovano allo stato privati della posizione lavorativa esprimendo anche ad essi la massima e sincera solidarietà. Allo stesso modo auspichiamo che vengano posti in essere tutti gli approfondimenti tesi a garantire la massima sicurezza a pro delle Comunità e dell’ecosistema. 

Convinti di come tutti siamo membri di una medesima squadra chiamata a lavorare all’unisono in questo momento di angoscia, sicuri di ripartire come e più forti di prima”.

“In attesa che la magistratura e le forze dell’ordine accertino le cause del grave incendio è fondamentale  mettere in campo tutte le misure necessarie per garantire la salute dei cittadini e per monitorare  gli eventuali danni ambientali.  L’incendio dimostra che è tempo di mettere in campo azioni sistematiche di controllo e prevenzione  delle aree produttive campane. “Sorvegliati speciali” devono essere gli impianti che trattano rifiuti, ma anche gli insediamenti produttivi che lavorano materiali altamente infiammabili”. Lo scrive in una nota Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania.

“L’inferno di fiamme e fuoco divampato all’interno di un deposito aziendale contenente materiale plastico, vernici e solventi, ubicato nella zona industriale di Airola in provincia di Benevento, ha assunto, ormai, le dimensioni di un vero disastro. Non solo per le ripercussioni che potrà avere per l’ambiente, ma anche per le ricadute economiche legate all’interruzione della produzione all’interno dell’azienda interessata”. A dichiararlo è il consigliere regionale Gino Abbate.

“Una vicenda che poteva essere ancora più drammatica se fossero rimasti travolti dall’incendio anche i lavoratori presenti. Sciagura per fortuna evitata.

Grande attenzione, ora, dovrà essere posta ai rilievi effettuati dall’Arpac al fine di porre in essere ogni utile azione a tutela della salute degli abitanti della zona e dei comuni limitrofi.

La mia solidarietà va – conclude – alla proprietà e a tutti gli operai. Sono immediatamente disponibile ad ogni tipo di interlocuzione istituzionale, anche nell’interesse del mantenimento dei livelli occupazionali. Sarà mia premura, dunque, seguire con tanta attenzione l’evoluzione della vicenda nelle prossime ore, consapevole della delicatezza della questione”.

“Esprimo vicinanza alla comunità di Airola per il drammatico rogo scoppiato in un’azienda della zona. Un sentito ringraziamento ai vigili del fuoco, impegnati per contrastare il propagarsi della nube tossica. Ho tempestivamente sentito il Sindaco Vincenzo Falzarano, portandogli la mia solidarietà e quella di Puglianello e dell’amministrazione comunale. La presenza del Capo del Dipartimento Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, è un momento in cui può essere utile esprimere una richiesta di interessamento come pure d’intervento, qualora se ne profilasse la necessità. Anche su questo, Puglianello è sempre pronto a dare man forte ai comuni viciniori e del Sannio”. Così Francesco Maria Rubano, sindaco di Puglianello.

“Un incendio di immani proporzioni ha colpito un deposito della Sapa, azienda che opera nella componentistica in plastica per l’automotive, importante realtà industriale per la provincia di Benevento. La nube tossica, densa di diossina, ha invaso tutta la Valle Caudina fino ad arrivare a Napoli. Meritocrazia Italia Campania è vicina agli abitanti della zona, pregandoli di evitare una esposizione prolungata e diretta ai fumi tossici, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni diramate per gestire l’emergenza. Mostriamo, al pari, solidarietà ai lavoratori della Sapa ed all’azienda stessa per le gravi perdite subite. In una provincia, dunque, già provata da una prolungata crisi occupazionale si rischia un ulteriore colpo al tessuto industriale mentre il danno ambientale, da valutare con attenzione, avrà di certo ripercussioni sul tessuto agricolo dell’intera area. Ci si attivi, quindi, per capire, in tempi ragionevoli, le cause  di un simile disastro, in tempi ragionevoli, mentre, per guidare i comportamenti della cittadinanza e per evitare danni indiretti, si facciano le dovute verifiche ambientali e si attivino nell’immediato, anche attraverso poteri straordinari, azioni di risanamento”. Lo scrive in una nota, Giuseppe Cataldo, Coordinatore Regionale MI Campania.     

“L’incendio che ha devastato il deposito di materiale plastico della Sapa ad Arpaia, oltre che un dramma per gli imprenditori e le maestranze di quell’azienda, rappresenta un grave pericolo per la popolazione”. Lo dice il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, in una lettera-appello indirizzata ai sindaci ed alla cittadinanza dei Comuni della Valle Caudina ricadenti in un territorio di 10 km dal luogo dell’incidente.

“La nube che si è sviluppata e successivamente estesa dal sito dell’incendio, è altamente tossica nell’immediato e particolarmente nociva nel tempo” spiega D’Anna. Da qui l’invito ai primi cittadini dell’area interessata affinché “si coordinino per coinvolgere le Prefetture di Caserta e Benevento, la Regione Campania, le due Province, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente (Arpa), il Nucleo Operativo dei carabinieri (Noe), le Università di Caserta e Benevento (Rettori e Dipartimenti di Tossicologia Ambientale), l’Istituto Zooprofilattico e la facoltà di Agricoltura di Portici: chiudete le scuole, lavate con acqua e solventi le strade e le piazze. Monitorate, per i prossimi sei mesi, le derrate alimentari presso i mercati, chiedete l’intervento dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente. Avvisate la popolazione. La nube, infatti, rilascerà verosimilmente materiale di ricaduta sui terreni e sulle colture agricole circostanti, contaminando gli allevamenti animali e quelli da pascolo. Milioni di micro particelle di plastica, diossine, polveri sottili, prodotti di degradazione chimica e metalli pesanti. Sostanze che vanno assolutamente ricercate ed identificate da equipe di esperti e che, se assunte, per via alimentare (acqua, suolo e aerosol), possono risultare cancerogene nel medio e lungo termine, modificando epigeneticamente l’espressione dei geni e del metabolismo cellulare”.

“Per quanto mi riguarda – conclude D’Anna – metterò a disposizione delle pubbliche amministrazioni ‘task-force’ di biologi esperti nel ramo per ogni utile consiglio e suggerimento, comunicando ufficialmente i recapiti dell’Ordine dei Biologi”.

“Tutto il gruppo regionale di Italia Viva intende esprimere piena solidarietà e vicinanza ai dipendenti dello stabilimento in provincia di Benevento, già da questa mattina in cassa integrazione, fino a quando non sarà possibile ripristinare le attività”. Lo ha detto Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale.

Continuiamo a seguire con attenzione gli sviluppi della vicenda – ha precisato Pellegrino – che rischia di mettere a dura prova una vasta area del Sannio, sia dal punto vista economico che ambientale. Un pensiero va alla comunità di Airola e alle popolazioni dei quattro comuni confinanti a cui, nel suggerire la massima prudenza, è stato consigliato di tenere le finestre chiuse e di uscire solo se necessario.

L’auspicio è che l’azienda possa ripartire quanto prima, a pieno ritmo,  con la produzione che assicura lavoro e sussistenza a tanti lavoratori e le loro famiglie”, ha concluso Pellegrino.

“La segreteria Cisl Irpinia Sannio ed il Comitato di Reggenza Femca Cisl dell’Irpinia Sannio, unitamente al gruppo Dirigente ed alle RSA, esprimono la propria solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori della Ditta Sapa ed ai titolari della stessa, la famiglia Affinito ed alla Autotrasporti De Lucia, proprietario del capannone interessato dal terribile incendio sviluppatosi ieri, 13 ottobre. Le fiamme che hanno devastato il sito di stoccaggio della Sapa, non hanno, fortunatamente, fatto registrare perdite di vite umane, ma hanno comunque provocato enormi danni economici.

Le cause – scrivono i sindacati – sono ancora tutte da accertare, per cui aspettiamo l’esito delle indagini in corso, ma riteniamo indispensabile fin da subito attivarsi per garantire la salvaguardia occupazionale per i circa 70 lavoratori del sito di stoccaggio e per tutti gli altri dipendenti SAPA: è necessaria l’immediata apertura di un tavolo di crisi cui partecipino le Istituzioni, l’azienda e le parti sociali, affinché al danno materiale immediato non si sommi il dramma sociale della perdita di posti di lavoro.

Le segreterie Cisl Irpinia Sannio e Femca Cisl Irpinia Sannio esprimono la propria solidarietà e la propria disponibilità ad affiancare la TTA, altra azienda colpita dall’incendio, certamente in maniera meno grave, ma che oggi vede a rischio la normale catena produttiva”.

Anche il vescovo diocesano Giuseppe Mazzafaro ha voluto manifestare, a nome della Diocesi, vicinanza e preghiera all’intera comunità di Airola. “Ci sentiamo coinvolti e uniti tutti – ha detto – nel difendere la casa comune e la dignità del lavoro. Un abbraccio caloroso. Vi benedico!”. Il vescovo ha inteso, inoltre, esprimere piena solidarietà agli imprenditori, a tutti gli operai ed alle loro famiglie, con l’augurio di poter presto ricostruire e ricominciare.

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