Medio Calore
San Giorgio del Sannio, Festa: “In campo contro la crisi idrica”

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“’Acqua è democrazia’ sosteneva Nelson Mandela. Sono costretta, però, a constatare come nel Paese di San Giorgio del Sannio, questa affermazione sia ancora poco attuale. L’acqua dovrebbe essere un diritto di base per tutti, un obiettivo comune, una risorsa su cui costruire politiche di tutela e sostenibilità. San Giorgio, però, è privato di un elemento così centrale per il tessuto sociale, economico e politico del paese”. Lo scrive in una lettera inviata alla nostra redazione Luciana Festa, Cittadina di San Giorgio del Sannio.
“Il giorno 1 Luglio – spiega -, ancora una volta, a partire dalle ore 10.30 circa, Alto Calore Servizi S.p.a. ha improvvisamente interrotto il servizio idrico, omettendo di dare preventiva comunicazione e lasciando intere famiglie senza acqua, che ricordo essere un bene comune. Visto il silenzio di chi amministra oggi il territorio, mi sono chiesta cosa potessi fare come cittadina attiva, consapevole delle criticità ma animata dal desiderio di cambiamento. Pertanto ho ritenuto opportuno chiedere ad Alto Calore il motivo del distacco ma soprattutto quale ostacolo impedisse di comunicare alla collettività l’interruzione e le relative cause. Inaccettabile è la mancanza di rispetto verso il cittadino che necessita di un servizio indispensabile soprattutto considerando l’emergenza sanitaria in corso.
Il silenzio inspiegabile di chi dovrebbe guidare il paese, la cattiva abitudine di “battere in ritirata” ogni volta che si affronta la questione acqua – sottolinea -, la mancanza di empatia verso quei nuclei familiari composti da bambini, anziani e disabili, devono essere temi centrali su cui noi cittadini siamo chiamati a riflettere. Mi dispiace sottolineare che sui canali istituzionali sono assenti anche le più blande forme di comunicazioni inerenti al tema, ma ne abbondano altre. Con una richiesta inoltrata a mezzo pec ho ufficialmente chiesto a chi di competenza di fornire a noi cittadini le ragioni della sofferenza idrica riscontrata. Ad oggi ancora nessuna risposta ma di certo ho da tempo abbandonato chiacchiere e teorie mitologiche che circolano ormai da decenni in questo paese sulla misteriosa scomparsa dell’acqua alle prime calure estive.
Credo fermamente che il primo passo, per una risoluzione modulare del problema – conclude -, è quello di essere cittadini informati. Per questo ho deciso di abbracciare il progetto politico e sociale dell’avvocato Giancarlo Bruno, che inaugurerà il prossimo 7 luglio, un laboratorio civico in cui una delle prime tematiche che intendo evidenziare è proprio la questione della penuria di acqua”.