Calcio
Strega, stagione quasi al capolinea: la speranza è la vittoria della Lazio e uno scatto di orgoglio a Torino

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Il Benevento è quasi arrivato al capolinea. Domani sera dopo Lazio-Torino i giallorossi sapranno se sono ancora in vita o saranno sprofondati in Serie B. Se così fosse lo saranno unicamente per demeriti loro. La prestazione contro il Crotone è l’ultima incompiuta di un girone di ritorno pessimo sotto tutti i punti di vista, per responsabilità diretta in primis di Inzaghi, che ha trasferito tutte le sue ansie e incertezze a calciatori già alle prese con le proprie fragilità, e poi anche della rosa corta, male assortita e priva di qualità e della necessaria esperienza.
Un crollo verticale quello dei giallorossi, che non sanno più che pesci prendere e non sono riusciti nemmeno a battere una squadra derelitta, e sono stati in grado di realizzare l’impresa di non segnare neppure un gol alla peggior difesa del campionato nonostante l’uomo in più. Il Benevento è una squadra allo sbando, con un allenatore che non ha più il polso della situazione e giocatori ai quali non si può certo chiedere di dimostrarsi all’altezza di una categoria che probabilmente non appartiene a parecchi di loro.
Da metà gennaio ad oggi è stato un disastro in progressione, con 9 reti incassate nei primi 10 minuti di gioco, tre gol presi a tempo scaduto in casa contro le ultime tre della classifica (Torino-Parma-Crotone), ovvero le squadre da cui avresti dovuto prendere i punti salvezza. Non resta che affidarsi a Simone Inzaghi e alla Lazio sperando che si compia il miracolo domani sera.
Devono vincere i biancocelesti per dare ancora una chance a Lapadula e compagni, altrimenti sarà Serie B per il Benevento già martedì sera. A Torino, comunque dovesse andare, e sempre se Vigorito non invierà la Primavera, rientrerà solo Caldirola dalla squalifica ma non ci saranno neppure Ionita e Depaoli, per i quali la stagione è già finita. Andranno ad aggiungersi ai vari Sau, Moncini, Foulon e Iago Falque già in vacanza da tempo.