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‘Piano di alienazione immobiliare, il Comune convochi un tavolo con le parti sociali’

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“Anche quest’anno nel bilancio di previsione 2011 è nuovamente inserita la dismissione del patrimonio alloggiativo di proprietà del comune di Benevento. Si tratta di un’operazione di pura natura economica per far quadrare i conti di bilancio in previsione di eventuali voci di spese”, scrive in una nota il segretario del Sunia di Benevento, Giuseppe Falzarano.
“Ancora una volta questa amministrazione inizia con il piede sbagliato rispetto al problema casa che attanaglia la nostra città: infatti se si fosse voluto mettere in atto un vero democratico confronto con il sociale, come si è propagandato in campagna elettorale, prima di proporre tale dismissione si sarebbe dovuto convocare un opportuno tavolo di concertazione con i sindacati degli inquilini e degli assegnatari per la necessaria consultazione sulla dismissione del patrimonio abitativo. Come più volte abbiamo avuto modo di ribadire, noi non siamo pregiudizialmente contrari alla vendita degli alloggi di ERP di proprietà del Comune, anzi siamo favorevoli alla vendita agli inquilini che li abitano. A tal proposito abbiamo sempre invocato l’applicazione della legge dello stato la L. 560/93, che detta dei parametri precisi per calcolare i valori e gli sconti a favore degli inquilini e per il successivo investimento dei ricavati.
Siamo però assolutamente contrari alla svendita indifferenziata di tutto il patrimonio, che potrebbe offrire sponde a fatti speculativi dando spazio alle immobiliari, pronte ad acquistare alloggi a prezzi bassi per poi sfrattare le famiglie degli inquilini per “mettere a reddito” l’investimento.
Per questo il SUNIA chiede al signor Sindaco di Benevento di costituire subito un tavolo di consultazione con le parti sociali, per il loro necessario parere sul “Piano di dismissione del patrimonio abitativo comunale”, cosa per altro già avviata anche dalle passate amministrazioni di centrodestra, quale imprescindibile premessa alla progettata dismissione.
Ad ogni modo il SUNIA ripropone i seguenti punti:
– vendita degli alloggi in questione ai soli assegnatari che lo chiedono o a loro familiari conviventi, individuando interi comparti e/o fabbricati da mettere in vendita, con applicazione delle norme di salvaguardia, a favore delle famiglie meno abbienti, degli anziani e dei portatori di handicap, previste dalle norme;
– fissazione del prezzo di vendita di ogni singolo alloggio ai sensi della legge 560/93, con i previsti abbattimenti, per chi acquista in contanti o con mutuo e per gli anni di assegnazione, e con riduzioni ulteriori in caso di cattiva manutenzione;
– reinvestimento, dei proventi derivanti dalla vendita, in costruzioni o acquisto di nuovi alloggi, per fronteggiare la carenza di abitazioni da destinare alle famiglie meno abbiente, di cui oggi c’è una forte domanda.
Una nota a margine della questione sopra sollevata va al problema delle morosità dei canoni degli alloggi comunali, avallate dall’attuale Amministrazione che, come evidenziato dalla stessa Corte dei Conti e come affermato dallo stesso Comune di Benevento, ammontano a circa 300 mila euro, né ad oggi è dato sapere in che misura si intende agire per il loro recupero”.