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Amministrative al tempo del covid. Economia e sviluppo siano priorità: appello alle forze politiche

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Le elezioni amministrative si avvicinano, nonostante il rinvio ad ottobre. A Benevento, come in molti altri centri, abbiamo poco meno di sette mesi per prepararci ad un appuntamento elettorale che, quest’anno, sarà diverso dai precedenti sotto molti aspetti. La crisi sanitaria ha cambiato il Paese ed anche il modo di fare politica e la campagna elettorale. Quello che resta centrale sono i temi nell’agenda politica: su tutti l’economia.
Il rinnovo dei Consigli comunali rappresenta un importante banco di prova per la politica: una scelta che i cittadini faranno per affidarsi ad una classe dirigente che dovrà dare risposte concrete, soprattutto, sui temi economici delle comunità.
E partendo da questa considerazione lanciamo l’invito a tutte le forze politiche a concentrarsi su sviluppo e crescita: le aspettative, come le necessità, sono altissime. L’auspicio è che la prossima campagna elettorale non sia infarcita di luoghi comuni: lavoro, giovani e green economy sono tutti bei vocaboli, ma che oggi devono trovare un’espressione concreta; essere calati nelle realtà territoriali per salvare intere comunità.
E’ una responsabilità importante e i numeri lo dimostrano. Considerando il Rapporto Pmi Campania, condotto dalla Piccola Industria di Confindustria regionale, guidata dall’imprenditore sannita Pasquale Lampugnale, emerge un quadro complesso da gestire, ma facile da decifrare.
I numeri parlano chiarissimo: il tasso di occupazione nel Sannio è del 43% (dato riferito al 2019) e in Campania solo Caserta fa peggio del capoluogo sannita. Sul fronte della disoccupazione la nostra provincia fa registrare un 10,5%.
Tenendo bene in mente questi numeri, bisogna anche farli aderire al territorio dove i servizi, soprattutto nei centri minori, sono sempre peggiori. A questo va aggiunto, inoltre, un progressivo invecchiamento della popolazione che fa calare il numero di chi cerca lavoro.
Le sfide della politica sono tutte in questi numeri. L’obiettivo è quello di potenziare i servizi alle imprese e ai cittadini, ma anche lavorare per attrarre investimenti e nuovi posti di lavoro. Quello che chiediamo alla politica oggi sono agende di lavoro. In altri termini, programmazione nel medio-lungo periodo attraverso impegni concreti capaci di incidere realmente sui cittadini e sulla qualità della vita.
Il covid ha portato con sé anche questo: la necessità di avere risposte reali, tangibili ai problemi dei cittadini. La transizione ecologica del Recovery Fund o la necessità di migliorare infrastrutture e servizi sanitari, ad esempio, non possono essere relegate nella categoria delle buone intenzioni. Quali sono i programmi? Quali le idee? Alle forze politiche chiediamo di metterle in campo al più presto, senza fronzoli e voli pindarici, ma con azioni puntuali in grado di centrare e risolvere le criticità.