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POLITICA

Il Pit decide di andar via: ‘no’ ad osservazioni e delibera

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Quello riportato in seguito (letto e depositato in Consiglio Comunale, stamani a Benevento) è il documento con il quale i consiglieri comunali di UDEUR, UDC, Territorio è Libertà, Sud, Innovazione e Legalità hanno spiegato le ragioni per le quali non intendono partecipare (motivo per il quale hanno abbandonato l’aula nel corso della seduta) alle votazioni delle osservazioni al PUC e della delibera finale. Dall’aula, invece, non si sono mossi i rappresentanti dell’altra opposizione rispettl al Pit, e cioè il Pdl, oltre naturalmente agli esponenti della maggioranza, per la quale la decisione assunta da parte dell’opposizione non è ovviamente condivisibile e lo strumento in discussione va approvato in fretta.

***
“I sottoscritti consiglieri comunali, appartenenti ai gruppi consiliari UDEUR, UDC, Territorio è Libertà e Sud, Innovazione e Legalità, considerato che:

– il Presidente del Consiglio Comunale, su input dell’Amministrazione, ha convocato il Consiglio Comunale avente all’ordine del giorno l’adozione della proposta di Piano Urbanistico Comunale per ben 5 sedute consecutive, senza soluzione di continuità;

– a nulla sono valsi i tentativi effettuati dai gruppi consiliari di minoranza in conferenza dei capigruppo volti ad ottenere una più razionale calendarizzazione dei lavori al fine di consentire un adeguato svolgimento dei lavori d’aula ed una appropriata ed esaustiva trattazione di un sì rilevante argomento quale è il PUC (ciò anche in considerazione del fatto che nella civica assise sono presenti molti neo consiglieri che non hanno partecipato alle precedenti fasi di formazione della proposta di PUC oggi all’attenzione del Consiglio Comunale);

– gli scriventi consiglieri, nella seduta consiliare del 5 luglio u.s., hanno sollevato, fra le altre, una questione pregiudiziale in quanto la proposta di PUC licenziata dalla Giunta Comunale non può essere adottata dal Consiglio Comunale secondo la procedura di cui all’art. 24 della L. R. Campania n.16/04 dal momento che, alla data di discussione della suddetta proposta, la norma procedurale sopra richiamata non è più in vigore, essendo stata abrogata dall’art. 4 della L. R. Campania n.1/11 sicché, in applicazione del principio giuridico tempus regit actum, la revisione del PUC dovrà seguire l’iter e le regole dettate dalla novella legislativa recata dal suindicato art.4 della L. R. Campania n.1/11. Pertanto, la revisione del Piano Urbanistico Comunale dovrà rispettare il disposto di cui all’art. 43-bis della L. R. Campania n.16/04, non potendosi applicare una procedura amministrativa, quella dell’ex art.24, oramai giuridicamente inesistente, ragion per cui il Consiglio Comunale di Benevento dovrà attenersi alle regole procedimentali che saranno introdotte dal Regolamento attuativo ex art. 43bis all’esito della fase di definitiva approvazione in Consiglio Regionale;

– a seguito di quanto innanzi detto, hanno doverosamente chiesto la sospensione del Consiglio Comunale e della fase amministrativa di adozione del PUC in attesa dell’entrata in vigore del predetto Regolamento attuativo, in modo da deliberare la adozione del PUC nel pieno rispetto della disciplina legislativa di settore;

– la maggioranza ha respinto tale richiesta di sospensione dei lavori consiliari;

– le successive sedute consiliari del 6 e 7 luglio u.s. hanno avuto luogo solo grazie all’atteggiamento responsabile dei consiglieri di minoranza che, dopo oltre un’ora dal fissato inizio dei lavori, hanno garantito il numero legale nonostante l’assenza di diversi consiglieri di maggioranza;

– gli scriventi consiglieri di minoranza, pur ritenendo la procedura intrapresa sub iudice, hanno partecipato attivamente ed in maniera propositiva alla discussione sulla proposta di PUC presentata dall’Amministrazione evidenziando tutti i dubbi e le perplessità che la stessa suscita ed esprimendo la netta contrarietà alla stessa non senza proporre quella che è la loro “proposta” di città;

– nella seduta consiliare del 7 luglio u.s., terminata la discussione generale sull’importante strumento di pianificazione ed approssimandosi la civica assise a procedere alla votazione delle osservazioni al PUC, la maggioranza, inaspettatamente e con motivazioni risibili, ha chiesto e votato la sospensione dei lavori e della seduta di Consiglio Comunale già fissata per l’8 luglio u.s. “onde consentire ai neo consiglieri di approfondire le osservazioni prima di procedere alla votazione delle stesse”;

– a dispetto della responsabilità mostrata da questi consiglieri di minoranza che hanno, correttamente, “allertato” l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale tutto sulla illegittimità della procedura intrapresa per adottare l’importante strumento di pianificazione e che, nonostante non abbiano visto in alcun modo prese in considerazione le loro eccezioni (non strumentali ma, come detto, volte a far porre in essere dal Consiglio Comunale un atto proceduralmente legittimo), hanno responsabilmente consentito che si discutesse nel merito la proposta di PUC fornendo il loro fattivo contributo al dibattito, il Sindaco e la maggioranza consiliare non hanno ritenuto di fornire (anzi, come detto, tutt’altro!) il benchè minimo segnale di apertura in relazione alle non irrilevanti né strumentali questioni procedurali e di merito sollevate. Quasi che la proposta di PUC, come “spinta” da una “forza esterna”, si sarebbe dovuta approvare a prescindere da tutto, secondo le “modalità” dettate dalla maggioranza e facendo valere la fredda logica dei numeri;

– viepiù, a differenza della oggettiva e motivata richiesta di sospensione pregiudizialmente formalizzata dai consiglieri di minoranza, la sospensione votata dalla maggioranza consiliare è del tutto illogica e strumentale. Sarebbe stato, infatti, più razionale e proficuo calendarizzare i lavori consiliari in modo tale da poter essere sicuri di seguire una procedura legittima e da approfondire la discussione generale sulla proposta di PUC e sull’idea di città che ad essa è sottesa, che non soffermarsi sulla votazione di osservazioni che, tutto sommato, riguardano singoli ed alcune volte insignificanti aspetti dello strumento di pianificazione. Inoltre, nel breve lasso di tempo che ci ha separato dalla odierna seduta di Consiglio Comunale (con un giorno utile in più rispetto alla originaria calendarizzazione) non si vede come si possano essere approfondite le circa 250 osservazioni che, nella scorsa consiliatura, hanno vista impegnata la Commissione Urbanistica per sei/sette mesi alla media di tre sedute settimanali;

– in considerazione di tutto quanto innanzi rappresentato e, in particolare, per quanto esplicitato nella su richiamata eccezione pregiudiziale, gli scriventi consiglieri ritengono del tutto illegittima la procedura seguita dal Consiglio Comunale per l’adozione della proposta di PUC e non intendono partecipare alla formazione di una delibera (avente ad oggetto un sì rilevante strumento di pianificazione) viziata da illegittimità ab origine (come accerteranno gli organi a tanto deputati).

Tutto quanto innanzi considerato i sottoscritti consiglieri comunali comunicano di non partecipare alle votazioni sulle osservazioni al PUC (sulle quali, tra l’altro, si sono già espressi nella competente Commissione Urbanistica) e sulla delibera finale”.

 

 

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