POLITICA
Boffa (PD): “La Regione non può ricordarsi di Benevento soltanto quando si tratta di mandarci i rifiuti”

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“La Regione – dichiara l’on.Costantino Boffa – non può ricordarsi della provincia di Benevento soltanto quando si tratta di mandarci i rifiuti. Il Presidente Caldoro, da quando è stato eletto, ancora non si degna di trovare il tempo per incontrare gli amministratori del Sannio, insieme alle forze produttive e sociali, per discutere e decidere gli interventi a sostegno dello sviluppo di questo territorio. Nel frattempo è scomparso un intero apparato produttivo, a partire dall’area di crisi di Airola, senza che la Regione abbia mosso un dito. E lo stesso è accaduto per quei servizi essenziali riconosciuti dalla Costituzione a tutti i cittadini italiani, pensiamo alla grave crisi che attraversa il nostro sistema trasportistico, così come quello dell’istruzione, e allo smantellamento del servizio sanitario. Inoltre continuano a non trovare risposte, da parte della Regione, le proposte dei comuni sanniti relative a finanziamenti di infrastrutture e opere pubbliche da mettere al servizio delle nostre comunità”.
“Il perdurare – continua l’onorevole del PD – di questa totale assenza di interesse nei confronti delle aspettative e delle attese di sviluppo della provincia di Benevento, stride clamorosamente con la celerità con cui invece si individua il Sannio come territorio dove smaltire tonnellate di rifiuti, mediante ordinanze urgenti e senza alcun confronto con le istituzioni locali. Eppure, è doveroso ricordarlo, il Sannio in questi anni non si è mai tirato indietro di fronte alle urgenze e ha sempre dato il suo contributo in termini di solidarietà”.
“Tutto ciò – conclude l’on. Costantino Boffa – è intollerabile e richiede una risposta immediata e corale da parte della classe dirigente del Sannio: occorre tutelare e difendere il nostro territorio e imporre le nostre ragioni al governo regionale che ancora una volta si dimostra assolutamente indifferente dinanzi alle nostre istanze e alle nostre problematiche”.