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Asl, medici di base e dirigenti scolastici insieme per il nuovo screening di ‘Scuola Sicura’

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Da lunedì scorso è ripartita l’attività didattica in presenza per le scuole secondarie di primo grado della regione Campania. Stesso discorso anche per il nostro Sannio, dove solo in alcuni centri della provincia la ripartenza è stata posticipata a causa del numero elevato di positivi al covid o per la scoperta di alcuni casi dagli screening effettuati a livello comunale. Da febbraio, inoltre, dovrebbero ritornare in classe anche le superiori.

In questi primi giorni di ripartenza tra i banchi, però, tanti tra addetti ai lavori e genitori si sono posti la domanda della ripresa in sicurezza attraverso il monitoraggio di studenti e personale scolastico. Perché non è stato effettuato il test antigenico prima del ritorno in classe?

Solo sabato 23 gennaio, nella riunione dell’Unità di Crisi della Campania (alla quale hanno partecipato le Asl, l’Ufficio Scolastico Regionale e le sigle sindacali della Medicina Generale), è stato infatti approvato un modello organizzativo per la realizzazione del controllo anti-covid su base volontaria. Secondo quanto si apprende, la nuova campagna ‘Scuola Sicura’ coinvolgerà non solo le aziende sanitarie locali, ma anche le aggregazioni funzionali territoriali, i medici di base e gli istituti.

L’Asl provvederà così al ritiro dei test e degli eventuali dispositivi di protezione individuali, incontrerà le aggregazioni funzionali territoriali per la consegna dei tamponi e per l’assegnazione delle sedi scolastiche ricadenti nell’area di pertinenza, provvederà al monitoraggio degli studenti o del personale per il quale si riscontreranno casi di positività.

Le aggregazioni funzionali territoriali, invece, effettueranno una ricognizione dei medici di base sul territorio, concordando anche con i dirigenti scolastici le modalità di effettuazione dei controlli negli istituti, se necessari. I medici di base, inoltre, una volta ricevuti i tamponi e sulla base degli elenchi in loro possesso, convocheranno direttamente il personale scolastico che assistono ed effettueranno il test antigenico, registrando anche l’esito e le informazioni specifiche.

I dirigenti scolastici, infine, avranno il compito di compilare l’elenco del proprio personale scolastico che aderisce alla campagna di screening, che potrà rivolgersi direttamente al medico di base per ricevere il test. Qualora il dottore fosse indisponibile, si potrà segnalare la criticità i presidi.

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