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Non faccia come per i tamponi. L’Asl dia informazioni chiare e numeri certi sui vaccini anti-covid

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“Ci sono solo 20 siringhe per i vaccini nell’ospedale di Benevento! La gente se ne fotte di chi è il responsabile! Ha perso la fiducia nelle istituzioni!“. E’ la dichiarazione pesantissima del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, rilasciata ieri mattina nel corso della trasmissione Omnibus su La7. Parole dure – pronunciate durante un ragionamento più ampio -, ma che hanno un riscontro non del tutto aderente a quanto sta accadendo nella realtà sannita.
Il riferimento all’ospedale, infatti, non è il “San Pio”, ma il Fatebenefratelli. Si tratta, quindi, della sanità privata e la denuncia segue quella del sindacalista della Cgil, Pompeo Taddeo, che nella giornata di ieri aveva lamentato l’invio al nosocomio del Rione Ferrovia, da parte della Asl del capoluogo, di solo 60 dosi a fronte di una necessità di oltre 600.
Parole che hanno spinto il ‘San Pio’ anche a chiarire la questione vaccinazioni anti-covid nel pomeriggio di ieri: “Sono state somministrate circa 1100 dosi di vaccino e la campagna di immunizzazione del personale (1.350 dipendenti) proseguirà fino al 7 gennaio con quella che si profila essere un’altissima percentuale di adesioni – si legge nella nota -. Inoltre, nel primo pomeriggio è giunta un’ulteriore fornitura con 2.340 dosi, delle quali 1.170 destinate al “San Pio” ed altrettante all’ASL di Benevento”.
Ma proprio le forti dichiarazioni di Mastella e l’eco mediatico suscitata a livello nazionale e locale richiedono una ulteriore riflessione. Così come accaduto per la fase più acuta della pandemia, c’è la necessità di numeri certi ed informazione trasparente per i media e per i cittadini. Come è noto, nei mesi scorsi, i dati sui cittadini positivi e sui tamponi effettuati dall’azienda di via Oderisio sono stati al centro di numerose polemiche e richieste di chiarezza da parte di associazioni e giornalisti. Ad oggi, nel report quotidiano dell’Asl non sono ancora disponibili i dati totali della pandemia nel Sannio.
Così, questo pensiero ci porta inevitabilmente al tema attualissimo dei vaccini. Almeno per questa nuova e ‘positiva’ fase, l’auspicio è che si possa chiarire immediatamente qualsiasi equivoco. Velocizzare al massimo la campagna vaccinale è l’unica priorità per il Sannio, in modo da poter uscire il più velocemente possibile dalla pandemia. Se il primo cittadino parla di ‘20 siringhe’ e i sindacati chiedono celerità, è importante capire a che punto siamo per non allarmare la cittadinanza o creare false preoccupazioni. Nel dibattito si è inserito anche il sindaco di Montesarchio, Franco Damiano, che ha chiesto di “coinvolgere i sindaci e le istituzioni locali nel processo di vaccinazione della popolazione”.
Da più parti, dunque, giungono richieste di coinvolgimento nei processi decisionali: l’imperativo è fare in fretta e farlo bene.