Comune di Benevento
Palazzo Mosti: nasce un nuovo gruppo Pd, ma il simbolo resta a De Pierro

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Prosegue lo scontro interno ai consiglieri comunali a Palazzo Mosti del Partito Democratico. Dopo la ‘sfiducia’ al capogruppo, Francesco De Pierro, sancita in un documento del coordinamento cittadino e la risposta, giunta nella serata di ieri da parte dello stesso De Pierro, oggi arriva un nuovo scontro a margine del consiglio comunale del capoluogo.
In sostanza, i consiglieri Fioretti, Varricchio e Paglia hanno formato un nuovo gruppo consiliare denominato “Democratici per l’alternativa”. Restano, invece, in quello originario De Pierro, Del Vecchio e Lepore, mantenendo l’utilizzo del simbolo del partito.
Proprio sull’uso del logo, infatti, è stata presentata una eccezione: “Si evidenzia – scrive De Pierro – che, all’interno del Consiglio comunale di Benevento, già sussiste il gruppo consiliare del PD, motivo per cui si invita Codesta Presidenza a non autorizzare lo stesso nome e lo stesso contrassegno per costituire tale gruppo in assemblea stante, l’effettiva titolarità, anche per ragioni di prevenzione temporale del gruppo del PD già costituito sin dall’inizio della consiliatura. A seguito della nostra precisazione – prosegue la nota – la consigliera Fioretti ha comunicato di aver dismesso l’utilizzo del simbolo in consiglio comunale”.
“La presenza oggi del gruppo PD – conclude la nota – ha obbedito unicamente alla funzione istituzionale che l’elettorato ha consegnato al Partito Democratico ossia il controllo e la verifica amministrativa dell’operato della maggioranza. In questo senso la nostra presenza in Consiglio Comunale è stato un dovere nei confronti del nostro elettorato, poiché il dileguarsi e il non affrontare sul campo politico amministrativo l’attuale amministrazione attiva avrebbe costituito un disimpegno non giustificabile agli occhi degli elettori che viceversa ci hanno chiamato a svolgere tale fondamentale ruolo nell’ambito del consesso civico. è evidente che la nostra presenza non ha significato in alcun modo la condivisione in via generale di uno strumento contabile (assestamento di bilancio) che rappresentava l’operato gestionale e amministrativo dell’amministrazione comunale attiva. Non a caso e, come sempre, al termine della discussione e delle nostre osservazioni abbiamo espresso voto contrario ad ogni provvedimento amministrativo licenziato da forze politiche contrapposte, esclusion fatta all’approvazione del piano generale degli impianti pubblicitari che ha riscontrato l’ approvazione unanime dell’intero consesso civico perché frutto di un lavoro condiviso nella commissione consiliare di appartenenza”.