Sindacati
Rete Museale e cassa integrazione, i sindacati contro Sannio Europa

Ascolta la lettura dell'articolo
L’ultimo Dpcm legato al contenimento della Pandemia da Covid 19 ha definito la chiusura delle strutture museali sul territorio nazionale. Per cui immediatamente Sannio Europa ha deciso di attivare la Cassa Integrazione per i dipendenti dei musei della Provincia di Benevento. Ancora una volta, però, le modalità di azione sono state poco chiare comportando congrue iniquità tra i lavoratori. Di questo modo di fare le organizzazioni sindacali già si sono lamentate più volte, ma senza ottenere particolari riscontri.
‘Sapendo della Cassa Integrazione – spiega il segretario Generale della UIL FPL, Antonio Pagliuca, e il segretario Generale della CGIL FP Serena Franzè – avevamo inviato una lettera unitaria all’amministratore di Sannio Europa, Giuseppe Sauchella, per discutere della questione e per valutare le condizioni dei vari dipendenti, visto che per essi si potrebbero creare in futuro seri problemi finanziari’.
Purtroppo la richiesta è rimasta inevasa e la direzione ha agito senza convocare le Organizzazioni Sindacali in dispregio della richiesta stessa e della normale dialettica che deve essere presente tra le forze sociali, mettendo i lavoratori museali in cassa integrazione da lunedì 9 Novembre, al 3 Dicembre.
‘Ormai la misura è colma – tuona Pagliuca – Ancora una volta questi lavoratori vengono trattati come elementi di serie B. Non accettiamo che la direzione metta loro in cassa integrazione, mentre i dipendenti degli altri settori continueranno a lavorare. Eppure l’azienda è una sola, quindi i lavoratori museali potrebbero anche essere utilizzati altrove visto che dispongono di importanti requisiti formativi’.
Tra l’altro questa tesi era avvalorata anche da forze politiche in ambito della Provincia che si sono trovate a scontrarsi con Sauchella che invece è rimasto fermo sulle proprie posizioni.
‘Tra l’altro i dipendenti – continua Pagliuca – non hanno neppure ricevuto lo stipendio di ottobre. Considerando che molte sono famiglie monoreddito si può immaginare il disagio’. Per cui quella della Cassa Integrazione è solo l’ultimo atto che i lavoratori museali sono costretti a registrare. ‘In conclusione, va detto che siamo molto delusi dall’atteggiamento di Sannio Europa – conclude il segretario della UIL FPL-. L’amministratore non considera le forze sindacali e l’azienda compie ingiuste differenze tra i lavoratori. Differenze che oltre ad essere moralmente inaccettabili creano una condizione di disagio all’interno dell’azienda. La questione stessa degli stipendi mostra quale sia la mancanza di sensibilità verso i lavoratori. Credo sia arrivato il momento di voltare pagina e le organizzazioni sindacali sono pronte ad adottare qualsiasi iniziativa volta a modificare lo stato delle cose’.