Comune di Benevento
Palazzo Mosti, Di Dio e Delli Carri replicano a Chiusolo: “Difende l’indifendibile”

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“Siamo sempre stati collaborativi e tolleranti, ma non possiamo lasciar passare le offese della collega Molly Chiusolo. Per correttezza verso i nostri concittadini, già tanto mortificati dalla crisi economica e confusi dalle dispute politiche che non li aiutano in un momento così delicato, è pertanto doveroso da parte nostra rispondere alla nota della consigliera. La Chiusolo, a margine di due commissioni consiliari trascorse in nostra compagnia senza però accennarci una benché minima polemica, si rivolge alla stampa nel goffo tentativo di togliere la sua amministrazione dall’imbarazzo”. Così in una nota i consiglieri comunali Italo Di Dio e Delia Delli Carri.
“Ovviamente – spiegano – siamo certi che lei non si risentirà se diamo per scontato che sull’argomento, sia stata richiamata all’ordine e le sia stato intimato di intervenire. Viene quasi da pensare che la Chiusolo non sia neppure l’estensore della nota, ancorché incaricata da altri quale difensore di parte. Pur tuttavia ci preme ricordarle che non siamo stati noi a promettere agli esercenti la sospensione della Tari, ma il suo Sindaco. Forse negli ultimi giorni la capogruppo è stata un po’ distratta, perché si è persa diversi passaggi e l’hanno costretta ad uscire con una serie di affermazioni alquanto opinabili. E neppure siamo stati noi a smentire il primo cittadino bocciandone l’iniziativa per “esigenze finanziarie”, bensì l’assessore al Bilancio. Non siamo stati certo noi ad esprimere soddisfazione per la concessione di agevolazioni che in realtà erano già garantire da una legge nazionale, quasi a lasciar credere che fosse farina del proprio sacco, ma un altro componente della Giunta. Non siamo stati noi a chiedere collaborazione all’opposizione per poi snobbarla nei fatti.
Una delle iniziative ascrivibili a noi – sottolineano – è stata proprio quella di invitare l’Amministrazione comunale di passare dalle parole ai fatti sollecitando la produzione degli atti amministrativi consequenziali. Noi e solo noi abbiamo sollecitato la formale convocazione della Commissione Finanze che la maggioranza ha paralizzato per mesi in attesa di trovare la cosiddetta “quadra”. Sempre noi abbiamo chiesto con insistenza la convocazione del Consiglio comunale per approvare la sospensione Tari annunciata da Mastella, pur nella consapevolezza che ben altri dovrebbero essere gli interventi a sostegno di chi oggi ha subito la chiusura dell’attività o di un ristoratore a cui viene imposta la chiusura alle 18. E siamo stati sempre noi a proporre un tavolo permanente per la gestione della crisi, sia per garantire la partecipazione attiva di quelle categorie sociali che oggi legittimamente manifestano, sia per scongiurare altrimenti inevitabili tensioni sociali. Si chiama democrazia partecipata, ma ci rendiamo conto che la maggioranza di cui fa parte la Chiusolo è invece una democrazia verticistica, dove le decisioni sono imposte dall’alto e non esiste un briciolo di condivisione.
La Chiusolo sa bene come funziona e fa finta di nulla, prova buttarla in caciara e fa quasi tenerezza nel difendere l’indifendibile: capiamo il suo disagio – concludono -, e lo avvertiamo ancora più forte quando le tocca rispondere signorsì e mettere toppe qua e là. Può stare tranquilla l’attenta consigliera, le proposte che vorremmo poter discutere e portare all’attenzione delle istituzioni e delle parti sociali sono numerose, ma noi, a differenza loro, siamo abituati a confrontarci, verificando priorità e possibili soluzioni. Noi siamo adusi a darle in pasto alla stampa come fanno loro per farsi pubblicità e racimolare consensi facendo credere alla gente chissà cosa, ma ne discutiamo e ne valutiamo la fattibilità. Piuttosto, invece di farsi imboccare e attaccare due consiglieri seriamente preoccupati e responsabili, si adoperasse per dar seguito e concretezza alle promesse del suo Sindaco e soprattutto per istituire quel tavolo che rappresenterebbe un servizio essenziale per la comunità”.