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Scuola, la lettera di un ingegnere sannita a De Luca: “Grazie all’amore per lo studio ho realizzato i miei sogni”

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“A seguito delle dichiarazioni di De Luca sulla ‘bambina’ cresciuta a latte e plutonio non ho potuto tacere. Questa la mia testimonianza per tutti i bambini che come me nello studio si rifugiano, per invitarli a non smettere di farlo e a non perdere o a vergognarsi del loro amore per la cultura”. E’ l’incipit di una lettera aperta inviata al governatore della Campania da Mafalda Guerra, un ingegnere chimico sannita.
“Carissimo Presidente De Luca – scrive la professionista -, ebbene la voglio stupire, anche io ero una di quelle bambine che piangeva per andare a scuola, che nascondeva alla propria mamma anche la febbre pur di non doverci rinunciare. Il Plutonio all’epoca non sapevo cosa fosse ma oggi si, e sa perché? Perché grazie al mio AMORE per la scuola, per lo studio, sono riuscita a laurearmi alla Sapienza con il massimo dei voti, oggi sono un Ingegnere Chimico dei Processi, della Sicurezza e dall’Ambiente che lavora per un’ importante Società che opera nel settore nucleare. Ma pensi al paradosso il Plutonio non l’ho bevuto nel latte da piccolina ma oggi è quasi il mio “pane quotidiano”.
E sa cosa mi ha permesso di realizzare il mio sogno? Solo una, l’AMORE, l’amore per la scuola, per lo studio…perché chi mi conosce sa bene la mia storia – sottolinea – ma non è questa che voglio raccontare, le basti sapere che sono stata studentessa borsista per tutto il ciclo di studi e lavoratrice. Ho rinunciato alle uscite, alle pizze, allo shopping e a tutto quello che invece in genere fa parte della vita di una ventenne e sa perché ci sono riuscita senza troppo disperarmi? Sempre e solo per AMORE dello studio.
Io sono la testimonianza (sicuramente non l’unica) – aggiunge – che quell’AMORE mi ha salvato permettendomi oggi di essere una donna di 36 anni che lavora amando quello che fa, una moglie e una mamma che senza quel lavoro non avrebbe MAI potuto costruire la famiglia che ho.
Quindi caro Presidente – conclude – a volte vada oltre, provi a essere più “umano” almeno con loro, coi più piccoli…è vero la situazione è drammatica ma se le Istituzioni (perché Lei questo rappresenta) con sarcasmo minimizzano così i desideri dei bambini rischiando di spegnere i loro sogni allora sa cosa che le dico? Che non inizia a farmi più tanta paura il virus quanto l’uomo e la sua brutalità”.