Sindacati
‘Etac, i problemi continuano a sussistere’

Ascolta la lettura dell'articolo
Con una dura nota a firma delle segretarie provinciali e aziendali di FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, UGL TRASPORTI torna a far discutere la vicenda relativa all’Etac, partendo dalla convocazione dell’ultima, in ordine d tempo, assemblea fra le parti.
“Contrariamente a quanto affermato nel verbale inviato in allegato dalla E.T.A.C. le Rappresentanze Sindacali Aziendali sono state avvisate telefonicamente mercoledì 22 giugno u.s. alle ore 17.30 e non il 21/06/2011, e comunque le RSA non sono potute intervenire alla riunione perché non liberate dal lavoro; pertanto è pretestuoso oltreché non rispondente al vero che ci si è sottratti alla contrattazione. L’azienda non si è minimamente preoccupata di liberare i lavoratori interessati come avrebbe dovuto e potuto fare; si fa presente che comunque i nuovi turni devono essere frutto di un accordo tra le parti.
Si vuole richiamare l’attenzione e si chiede un autorevole intervento delle Istituzioni e dell’Ente perché l’azienda ha soppresso e/o cambiato orari di numerose corse senza alcuna comunicazione all’utenza; lo dimostra la protesta a mezzo stampa di un’associazione di consumatori;
Si denunciano una serie di atteggiamenti da parte aziendale che obbliga a continue variazioni di turno ad horas ai lavoratori, sottoponendoli a continue imposizioni.
Si porta a conoscenza che i nuovi turni ai quali si impone di attenersi sono illegittimi perché non conformi alla normativa vigente su orario di lavoro e nastro lavorativo, né si possono utilizzare tipologie contrattuali atipiche (part-time) per svolgere turni di lavoro full-time.
Detti turni non sono stati consegnati in tempo a tutti i lavoratori, alcuni dei quali non raggiungono il deposito di Benevento, né su tutti i capolinea sono stati affissi i nuovi turni con i relativi orari venendo meno agli obblighi di comunicazione ai sensi della normativa vigente.
Tutto questo insieme alle continue minacce di licenziamenti o trasformazione di contratti da full-time a part-time sta mettendo a rischio l’incolumità e la tenuta psicofisica dei lavoratori; di questo la proprietà e gli enti preposti e già in precedenza informati si assumeranno le proprie responsabilità”.