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Una piazza di Vitulano intitolata agli scout della resistenza ‘Aquile Randagie’

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La piazza adiacente la chiesa di San Pietro, a Vitulano, sarà intitolata al gruppo scout della resistenza ‘Aquile Randagie’. Lo ha deciso la giunta Scarinzi con una delibera dello scorso 14 luglio. La proposta era arrivata da don Biagio Corleone, rappresentante del Gruppo Agesci Vitulano 1

“Intitolare una piazza alle ‘Aquile Randagie – avevano scritto gli scout nella relazione illustrativa – significa non solo fare un tuffo nella memoria in un passato che oramai conta i suoi anni, ma getta luce su un presente significativo perché ispirato dai valori che i ragazzi appartenenti a questo gruppo scout clandestino seppero tenere fermi. La nascita del nuovo gruppo scout ‘Vitulano 1’ vuole ispirarsi alla capacità di questo gruppo di adolescenti milanesi dell’ante guerra e dei loro capi a essere fedeli ad una legge e a una promessa scritta non soltanto su tessere di partecipazione quanto soprattutto nel cuore di giovani educati alla libertà e alla responsabilità.

Intitolare la piazza dove prevalentemente il gruppo scout svolge le sue normali attività – continua la nota – può essere un grande segno di riconoscimento dell’alto valore civile e morale che questi ragazzi , di oramai un’altra generazione, possono ancora trasmettere ai nostri ragazzi e giovani che possono trarre dalle loro imprese luce per essere sempre più cittadini partecipi della ‘cosa pubblica’ e abitanti del mondo, valori che lo scoutismo trasmette assieme alla cura della natura e alla valorizzazione del territorio a cui si appartiene.

Intitolare la piazza alle ‘Aquile Randagie’ – conclude la relazione – può essere anche un impegno che il nuovo gruppo scout vuole assumere anche per la custodia e la valorizzazione di quel luogo destinato al gioco e alla socializzazione delle vecchie e nuove generazioni”.

Si facevano chiamare Aquile randagie i ragazzi del gruppo di scout di Milano, Monza e Parma che svolgeva attività giovanili clandestine durante il periodo del fascismo. Una legge, la n. 5 del 9 gennaio 1927, aveva decretato infatti lo scioglimento dei Reparti scout nei centri inferiori a 20mila abitanti, e l’obbligo di inserire l’acronimo ONB (Opera Nazionale Balilla) nelle insegne dei rimanenti. Papa Pio XI fu costretto a dichiarare sciolta l’Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI) il 24 gennaio dello stesso anno. Il 9 aprile 1928 tutto lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri. Nel 2019 è stato prodotto il film, diretto da Gianni Aureli, che racconta la loro storia.

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