Sindacati
Servizio 118, Taddeo: ‘La Fp Cgil vince la causa contro la Misericordia’

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“Sono passati circa dieci anni da quando, come FP CGIL BN, intervenimmo in fase di stesura del capitolato di appalto per l’ assegnazione del servizio di trasporto infermi 118 che, nell’ arco degli anni ha visto avvicendarsi numerose aziende alla conduzione dello stesso.
Il nostro intervento – scrive il sindacalista della Cgil e coordinatore della Sanità provata, Pompeo Taddeo – fu quello di chiedere con forza, ed ottenere, una clausola di salvaguardia all’interno del capitolato, che garantisse essenzialmente 2 punti del tutto fondamentali per la CGIL: la salvaguardia dei livelli occupazionali (cioè il costante reimpiego della stessa forza lavoro nel servizio 118) e, in secundis, la salvaguardia dei livelli retributivi (cioè il mantenimento di una retribuzione crescente e mai decrescente per i lavoratori).
Due punti per nulla scontati che, infatti, si sono rivelati (ancora una volta) utili anche nell’ultima tornata processuale, ove l’ ufficio legale della CGIL, con l’ Avvocato Pasquale Biondi, ha riportato una brillante vittoria in una causa contro Misericordia (attuale gestore in proroga del servizio) e persino contro la Asl Benevento, colpevoli, la prima per aver adottato un contratto collettivo “in proprio” che, prevedendo tariffazioni più basse per i lavoratori rispetto alle gestioni di aziende precedenti ne decurta, di fatto, la retribuzione complessiva, contrastando in tal modo con il principio di salvaguardia dei livelli retributivi inserito nel capitolato.
Per lo stesso motivo – prosegue la nota – anche la Asl è stata obbligata a risarcire in solido con Misericordia, al lavoratore iscritto alla FP CGIL e assistito dal nostro Avvocato, una somma pari alla perdita della retribuzione equa calcolata negli anni. Ad oggi abbiamo, pertanto, avviato una richiesta di incontro con ASL, al fine di scongiurare il ripetersi di errori sulla pelle dei lavoratori, specie in questa imminente nuova fase di assegnazione del servizio.
Al momento – conclude Taddeo – registriamo, dunque, una vittoria su tutta la linea: dalla fase normativa a quella giudiziale possiamo esprimere il massimo della soddisfazione della nostra attività sindacale, da sempre sottovalutata da quell’imprenditore che, a quanto pare (e noi lo ripetiamo ormai da anni) non è per nulla all’ altezza di ottemperare al valore del nome di cui si pregia”.