CULTURA
All About Jazz su ‘Chiaro’: quattro stelle

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Quella che si legge di seguito è la recensione all’ultimo lavoro del jazzista di Benevento, Luca Aquino, pubblicato su All About Jazz. E fregiatosi di un invisiabile riconoscimento…
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di Vincenzo Roggero – In Chiaro, le tessere del mosaico che il trombettista beneventano Luca Aquino ha disseminato nei precedenti lavori, trovano splendida e immaginifica compiutezza, delineando con tratti nitidi i contorni di un musicista che, con una manciata di album ed una serie di illuminate collaborazioni, è diventato una presenza importante del panorama jazzistico italiano ed europeo.
In Chiaro ritroviamo infatti la freschezza e la grinta di Sopra le nuvole, la spregiudicatezza stilistica di Lunaria, la cura del suono e l’atmosfera meditativa, a tratti malinconica, di Amam (con i Skopje Connection), la profonda, viscerale introspezione di Icaro solo. Ma soprattutto troviamo il pensiero di un artista profondamente e fieramente ancorato alle radici mediterranee e allo stesso tempo irresistibilmente attratto da nuove sonorità, dagli scenari imprevedibili che l’uso delle nuove tecnologie può aprire.
La scelta di registrare presso l’Oslo Lydstudio con la straordinaria ritmica composta da Audun Erlien e Wetle Holte è risultato vincente. Il batterista e il contrabbassista norvegesi sono determinanti nel preparare il terreno più adatto per lo sviluppo delle idee e delle escursioni solistiche del leader. Basta sentire come trasformano l’accattivante tema iniziale di "John Bonham Strike" in un’epica cavalcata rock dai contorni quasi psichedelici, o come il l’aria popolare di "Melodia" sia sostenuta da un ritmo che sarebbe piaciuto a Sly and the Family Stone, per non parlare di "Angolo suite cerca disperatamente salotto legno massello stile barocco, uso camino," nel quale il clima cameristico contemporaneo creato dall’intervento di un trio d’archi acquisisce un groove funky memore del Davis elettrico ("Jean Pierre"?).
Chiaro è una sorta di matrioska musicale che svela poco a poco tutte le sue preziosità esaltate dal suono davvero personale della tromba di Aquino. Due i brani non originali, e non passano inosservati. In "La mer" di Charles Trenet la voce di Lucio Dalla, sostenuta dall’andamento ipnotico del brano, fa venir la pelle d’oca. Un’ altra voce, quella di Zampanò, indimenticato protagonista del film "La strada," fa invece da apripista ai live electronics che "disturbano" lo struggente tema di Nino Rota proiettandolo verso una dimensione onirica ancora più marcata.
Valutazione: 4 stelle
Elenco dei brani:
01. John Bonham Strike; 02. La scatola nera degli applausi indotti; 03. Melodia; 04. Oslo (A. Di Liberto); 05. La mer (C.Trenet); 06. Sopra le nuvole (Aquino/Grasso); 07. Medley: Angolo suite cerca disperatamente salotto legno massello stile barocco, uso camino; 08. Medley: La strada (N.Rota); 09. Medley: Vinzela quanto parli; 10. Ninna nanna per E.T..
Tutte le composizioni sono di Luca Aquino tranne quelle indicate.
Musicisti:
Luca Aquino (tromba, flicorno, loop station, live electronics); Audun Erlien (basso elettrico, basso preparato, effetti, sintetizzatore Casio); Wetle Holte (batteria, percussioni, glockenspiel, live electronics); Lucio Dalla (voce, clarinetto) in #5; Pasquale Pedicini (tastiere) in #6; Sergio Fanelli, Alba Paradiso, Raffaele Matta (archi) in #7.