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Cittadini

La lettera: ‘Curare le radici e non abbattere i pini di Viale degli Atlantici’

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“Il mondo brucia. Ogni giorno inorridiamo nel vedere la devastazione che l’uomo e il fuoco fanno al verde del pianeta. Le piante sono i polmoni della terra. Sono la vita, la nostra vita. In maniera sempre più frequente interi boschi vengono sterminati  perché irresponsabilmente tagliati dall’uomo o bruciati dalle fiamme. E’ un tragico attacco ai polmoni della nostra vita che diventano sempre più piccoli e malandati. E’ un’azione omicida paragonabile al Covid-19: attacco ai polmoni e alla vita.

Benevento è una bellissima città con un invidiabile patrimonio artistico, archeologico, culturale e paesaggistico. C’è tanto verde maestoso e forse secolare. Nella vista dall’alto è possibile ammirare il sontuoso spettacolo del verde presente in città in tutto il suo sviluppo. Il Sabato e il Calore hanno sponde che sono vere e proprie cornici alberate. I viali e le piazze della città sono adornati da alberi monumentali e sontuosi. Benevento con strade di verde. Viali alberati. I pini del viale Atlantici sono la storia di tutti noi beneventani.

Alzi il dito chi non è andato a passeggiare sotto quegli alberi da solo, con gli amici o con la propria fidanzata. Si, anche qualche nome e qualche cuore inciso sulla corteccia…Quando si cammina lì sotto, i pini infondono un senso di protezione.

La ferma e autorevole azione dell’Amministrazione comunale in questo tragico periodo del contagio mondiale  del virus assassino Covid-19 è di grande efficacia. Mastella e tutte le risorse umane comunali e non coinvolte  stanno facendo bene a salvaguardia della nostra salute e della nostra vita. E la vita degli alberi? Dovere dell’Amministrazione è salvaguardare anche la vita degli alberi insieme a quella di noi cittadini, applicando ogni criterio e azione utili alla sicurezza.

La migliore gioventù va da tempo via da Benevento viaggio solo andata e sapete il  perché, dobbiamo perdere ora anche gli alberi insieme a quali siamo cresciuti e sotto i quali ci siamo spesso innamorati confortati dalla loro frescura? Benevento in un futuro desertificato di giovani  che se ne vanno e piazze e strade che si allargano perché non c’è più posto per gli alberi. Viene riferito che gli alberi sono pericolosi. E’ talmente forte la determinazione con cui, per ragioni di futura sicurezza, si pensa di abbattere i pini presenti in città ( tantissimi, sontuosi, bellissimi e, presumo, quasi tutti in ottima salute) che è facile ipotizzare quasi che gli stessi siano causa e veicolo di contagio del Coronavirus… I pini possono essere pericolosi, se sono ammalorati basta un forte vento o un’abbondante nevicata per provocarne la caduta o il ribaltamento; sicuramente scassano marciapiedi e viabilità con le radici.

Per verificare la pericolosità di caduta di un pino vanno fatte prove prestazionali e non solo prestazionali con l’ausilio di strumenti di misura e attrezzature (stato struttura lignea, applicazione di carichi, tiro, etc.). Non basta cioè passare sotto l’albero guardarlo, annusarlo e decidere che l’albero va abbattuto perché pericoloso. Con tutto il rispetto degli occhi e del naso degli esperti.

La stragrande maggioranza  dei cittadini da non esperti nel passare a piedi o in macchina sotto i pini  ricevono il confortante spettacolo di trovarsi di fronte a piante in rigogliosa salute. Per eliminare i dubbi che emergono, è necessario eseguire delle puntuali verifiche strumentali alle piante e poi prendere decisioni eventualmente dolorose. Va detto che tutte le piante potrebbero essere salvaguardate e anche curate se non gravemente malate. Esiste una moderna tecnica di intervento ( Cupolex Radici) ai piedi dei pini che consentirebbe la soluzione definitiva delle problematiche radici superficiali per la protezione di marciapiedi e viabilità  e la messa in sicurezza da eventuale ribaltamento dell’albero in quanto trattasi di una zavorra invisibile alla base della pianta costituita da betoncino cementizio armato con impiego di rete elettrosaldata con sistemi di areazione, drenaggio e spazi per l’espansione volumetrica  delle radici.

Con poca spesa stop alle ripetute manutenzioni dovute alle radici superficiali e messa in sicurezza dal pericolo caduta pianta.

Per quanto sopra, è opportuno che sulla questione sicurezza pini vadano fatte ulteriori indagini strumentali che superino le semplici e imperfette valutazioni desunte dagli esami meramente visivi fin qui esperiti. Si sotterri poi l’ascia di guerra. Curare e non abbattere. Lunga vita ai pini”. (Carmine De Gennaro)

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