CRONACA
Villa Margherita, paziente con insufficienza respiratoria trasferito al San Pio

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Il segretario della sanità privata Fp Cgil, Pompeo Taddeo, ha provato a fare chiarezza sulla vicenda relativa al centro di riabilitazione ‘Villa Margherita’ di contrada Piano Cappelle, a Benevento, dopo la diffusione via whatsapp di un file audio che raccontava di un possibile caso sospetto di covid-19.
“Villa Margherita – ha riferito il sindacalista Taddeo attraverso un post su facebook, ripreso anche dal sindaco Mastella – non ha chiuso, ma ieri pomeriggio è stato prelevato un paziente ricoverato a villa Margherita per riabilitazione ortopedica proveniente da villa Ester di Avellino, il giorno 10 marzo. Il paziente è stato trasferito presso l’azienda San Pio dai sanitari del 118, ieri sera, per insufficienza respiratoria. È stato sottoposto a una tac e al tampone dal quale si aspetta ancora l’esito.
Si è attivato il comitato di sicurezza di Villa Margherita con la presenza del direttore sanitario, direttore di sede, i responsabili della sicurezza nei luoghi di lavoro, le organizzazioni sindacali, i responsabili di ortopedia e il responsabile della divisione di pneumologia. In quella riunione sono state prese delle misure di sicurezza sia per i pazienti e lavoratori, è avvenuta la sanificazione del reparto, messo in sicurezza anche i pazienti, sono stati predisposti i tamponi ai pazienti e al personale sintomatico”.
Versione confermata anche dal direttore sanitario della struttura, Claudio Di Gioia: “Abbiamo dato mandato al nostro legale di fiducia per tutelare la nostra immagine dopo la diffusione di un audio che riportava notizie infondate. Il paziente – ha spiegato a Ntr24 – è stato trasferito al ‘San Pio’ con sintomi sospetti ed è in attesa del tampone. Abbiamo comunicato immediatamente all’Asl e alle istituzioni competenti quanto accaduto e in via preventiva abbiamo effettuato tamponi a personale e a degenti che al momento presentano linee di febbre, anche se non è detto che la cosa sia collegata alla presenza in struttura del paziente. I test sono stati inviati al Moscati di Avellino e attendiamo gli esiti. Sempre in via preventiva – conclude il direttore – abbiamo anche dato il via alla sanificazione degli ambienti”.
LA NOTA DELL’ASL – “Nella giornata di ieri 23 marzo, è pervenuta una comunicazione della struttura “Villa Margherita” che richiedeva l’effettuazione di tamponi a pazienti che presentavano febbre e tosse. Successivamente veniva specificato che un degente della struttura era stato ricoverato presso l’Azienda Ospedaliera “San Pio” con sospetto Covid-19. L’ASL ha immediatamente predisposto un’ispezione tesa a verificare che fossero state adottate le procedure interne previste per la prevenzione dell’infezione da Covid-19 e che nella clinica fossero stati distribuiti e venissero utilizzati i Dispositivi di Protezione Individuale prescritti dalla legge, da tutti gli operatori. Per i pazienti sintomatici presenti nella struttura e per diversi operatori sanitari, è stata predisposta l’effettuazione dei tamponi per la ricerca del SARS-Cov-2 ed il loro immediato isolamento. A titolo cautelativo, in attesa degli esiti degli esami di laboratorio, è stato disposto il blocco temporaneo dei ricoveri ed il rispetto assoluto del divieto di accesso dei visitatori alla struttura”.
IL COMMENTO DI MASTELLA – “Quanto scritto dal segretario sanitario della Fp Cgil Benevento, che, se risponde al vero, smentisce le solite strumentalizzazioni, le solite dicerie, il solito sciacallaggio. Si rendono conto queste persone che siamo in un momento drammatico?! Occorre dire la verità o aspettare che venga fuori la verità. Per ora siamo maglia bianca rispetto a tutto il Paese. Anche se ci fosse, per caso, purtroppo, una ulteriore positività, saremmo comunque maglia bianca. Come io, già da oggi, ho dato incarico al mio avvocato di denunciare alla polizia postale e alla Procura, contro ignoti e contro i soliti noti che propagano notizie false, generando procurato allarme, ed incorrendo nella sanzione che tocca chiunque provochi procurato allarme; chiunque sia a conoscenza di cose diverse, denunci alla Procura e non sui social. Sembra quasi che qualcuno auspichi per Benevento le stesse condizioni dei nostri parenti ed amici del Nord, solo perché ne sono io il sindaco”.
LA NOTA DELLA DIREZIONE DI “VILLA MARGHERITA” – “Nella giornata di oggi è stata diffusa, attraverso un messaggio vocale, una “fake news” dai contenuti chiaramente diffamatori riguardante la attività della Casa di Cura Villa Margherita, accusata di aver accettato un ricovero in trasferimento dall’Ospedale San Pio di Benevento in violazione di un supposto decreto regionale che avrebbe sospeso le sue attività di ricovero.
E’ necessario chiarire che la Casa di Cura Villa Margherita, in quanto struttura ospedaliera convenzionata con il SSN, non solo è autorizzata ad accettare ricoveri in dimissione dagli ospedali pubblici, ma è tenuta a farlo, come fa ogni giorno e tanto più in questo momento di emergenza, proprio nella sua funzione di nodo della rete sanitaria regionale inserita nella continuità dei percorsi terapeutici.
Nell’audio diffamatorio veniva citata anche una presunta irruzione dei Carabinieri nella struttura che è destituita di ogni fondamento, mentre, sollecitato dalla stessa struttura, è stato condotto un sopralluogo da parte della ASL che ha accertato la piena correttezza dell’operato della Casa di Cura, che è impegnata ad applicare tutte le misure di tutela dei pazienti e degli operatori richieste dall’emergenza COVID-19 rispetto alle quali nessuna struttura può dirsi esente.
Nel sospetto, ad oggi non confermato, che uno dei pazienti trasferiti dall’Ospedale possa risultare positivo al COVID-19, la struttura nei giorni scorsi ha già richiesto alla ASL l’esecuzione dei tamponi allo stesso paziente ed a tutti quelli con sintomi influenzali, adottando nel contempo tutte le misure di isolamento e tutela prescritte dalle procedure.
Situazioni come queste, in un momento così drammatico per il mondo intero, devono purtroppo essere considerate come eventualità possibili che possono interessare tanto le strutture pubbliche quanto quelle private che operano a loro supporto. Gli operatori sanitari hanno necessità di lavorare con serenità e determinazione per assicurare le cure a tutte le persone che ne hanno bisogno e non giova certo alla tutela della salute pubblica la diffusione di notizie false e diffamatorie come quelle costruite ieri.
Questa azione diffamatoria ha generato invece un ingiustificato allarme nella collettività e soprattutto tra gli operatori e i familiari dei pazienti, per cui è stata la stesa direzione della Casa di Cura a rivolgersi in serata ai Carabinieri per presentare una denuncia per diffamazione e procurato allarme”.