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Benevento, il ‘San Pio’ fa chiarezza: “5 i positivi ricoverati, 24 i casi sospetti”

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Cinque casi di pazienti positivi al coronavirus ricoverati all’ospedale ‘San Pio’ di Benevento, 24 i degenti sospetti. Questo il bilancio ufficializzato nel primo pomeriggio di oggi dal nosocomio sannita, che fa chiarezza su diversi aspetti, come quello dei tamponi effettuati a 126 dipendenti.
“I tamponi effettuati in prima battuta sul personale dipendente – scrive il ‘San Pio’ – sono nella disponibilità dell’A.O. Cotugno, che, nel processarli, trasmette volta per volta le relative risultanze all’Azienda, per poi essere comunicate agli interessati ed alle Autorità competenti”.
Questione sanificazione degli ambienti: l’ospedale è dotato “di un sistema robotico Xenex, che consente, soprattutto in questo momento, la disinfezione sistematica in soli cinque minuti delle zone nelle quali sono transitati casi sospetti o accertati di covid-19”.
Come già annunciato nei giorni scorsi dal direttore generale Ferrante, è stato adibito come Reparto Covid-19 l’intero secondo piano del Padiglione Santa Teresa del Presidio Ospedaliero “G. Rummo”, occupato dalle UU.OO.CC. di Pneumologia, Malattie Infettive e Neurorianimazione.
Inoltre, è stata avanzata all’Unità di Crisi regionale la richiesta di ulteriori ventilatori polmonari (allo stato ne sono stati consegnati 10), rispetto a quelli in dotazione ai complessivi sedici posti letto di rianimazione, per attrezzare nell’eventualità posti di sub intensiva in altri locali aziendali idonei.
Il ‘San Pio’ informa, inoltre, che ci si è dotati anzitempo di un numero idoneo di dispositivi individuali di sicurezza a tutela degli operatori ed sono stati inoltrati ordini per ulteriori approvvigionamenti di dpi. Sono stati immediatamente individuati ed allestiti percorsi separati per i pazienti sospetti covid-19 e nello specifico è attiva già da oltre due settimane una tenda pre-triage, attrezzata per l’effettuazione degli esami diagnostici (radiografo ed ecografo portatili, etc.), e di laboratorio.
Non solo: sono stati predisposti appositi protocolli aziendali per il trattamento del paziente sospetto di coronavirus, aggiornando costantemente gli stessi alle disposizioni ministeriali e regionali.