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Cittadini

Alberi da abbattere, la lettera: ‘Mastella e la Giunta si attengano ai regolamenti comunali’

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“Il Regolamento del verde pubblico e privato del Comune di Benevento approvato dal Consiglio Comunale in data 26 dicembre 2008 con deliberazione n. 81, all’articolo 20 definisce “ALBERATE”: “ogni fila d’alberi che sia stata piantata lungo una strada, un viale o un fiume al fine di migliorarne l’aspetto ed il decoro”. E ancora: “Le alberate in quanto tali costituiscono elemento fondamentale del decoro cittadino e sono pertanto un patrimonio da tutelare, difendere e rinnovare”.

Quindi non si tratta dei pini del Viale degli Atlantici ma dell’alberata del Viale degli Atlantici!

Lo stesso regolamento, all’articolo 1 – “Finalità” – dispone che “Il Regolamento disciplina la realizzazione e la conservazione del verde e detta le regole per una corretta difesa delle piante e dell’ambiente ……”, ed all’articolo 3 – “Compiti del comune” – al comma a), stabilisce che l’Amministrazione comunale “realizza e tutela il patrimonio arboreo ed arbustivo, le aiuole, le aree a prato e ogni spazio verde cittadino, garantendo la pulizia e la sicurezza.” Nei commi successivi viene dettagliato tutto quello che il comune dovrebbe, o, meglio, deve fare per la valorizzazione e la manutenzione del verde. Invitiamo tutti a leggere il regolamento, magari a cominciare dai consiglieri comunali e assessori.

Nel regolamento vi è anche un articolo che disciplina l’abbattimento degli alberi, l’articolo 30. Anche questo articolo è particolarmente importante. Nella prima parte sono individuati gli alberi e i macchioni arbustivi, le piantate, le siepi, ecc., che “sono oggetto di salvaguardia ed è vietato l’abbattimento ed il danneggiamento a qualsiasi titolo” e, in base alle caratteristiche descritte nell’articolo, non vi è alcun dubbio che tutti i pini del Viale (tutta l’alberata) siano oggetto di salvaguardia.

Nella seconda parte sono disciplinati i casi in cui è possibile autorizzare l’abbattimento di alberi o arbusti oggetto di salvaguardia.

E dalla lettura delle singole fattispecie, si evince che l’abbattimento di un albero è una decisione che deve essere motivata e certificata dagli uffici competenti e da tecnici abilitati.

Quel che oggi qui noi ci chiediamo è se sia mai possibile, quindi, che contemporaneamente 68 alberi su 123 siano tutti da abbattere?

E’ stato verificato, ai sensi del regolamento Comunale, che tutti quegli alberi presentino problemi tali da doverne dichiarare la “morte”, o che essi presentino “gravi problemi di carattere fitosanitario, non risolvibili con cure proporzionate”?

E tutto questo è possibile attestarlo solo con l’indagine visiva (VTA), o come noi riteniamo, sia estremamente necessario effettuare degli esami strumentali?

E’ indubbio che il solo esame a vista (VTA) non possa stabilire se gli alberi vanno abbattuti ed, invece, tutte le relazioni citate nella delibera di indirizzo, a partire da quella del 2003, poi quella del 2019 ed infine quella del 2020, si basano su un esame a vista.

Noi non siamo pregiudizievolmente a favore del non abbattimento ad ogni costo, gli alberi se pericolosi vanno abbattuti, ci mancherebbe. Ma non può essere una semplice VTA a stabilire chi deve essere abbattuto e chi no, e quando poi gli esiti di certe VTA danno risultati di abbattimento così numerosi, qualche pensiero maligno sovviene. Si facciano le analisi strumentali dunque, ancorché costose!

Il Regolamento, peraltro, dice che in ogni caso il comune deve tutelare la vita degli alberi e che l’abbattimento costituisce il rimedio estremo da adottare solo nel caso in cui non sia possibile intervenire in qualche modo per salvare l’albero.

Ma nonostante ciò e disattendendo quanto stabilito dal regolamento sul verde, gli alberi vanno abbattuti!

Lo afferma in modo perentorio il Sindaco Mastella che dice: “Sono deciso ad essere rigoroso così come lo sarò anche con i pini del Viale degli Atlantici: vanno abbattuti. Io rispondo solo alla mia coscienza e non mi riguarda cosa possono dire gli altri di me.”

Questa affermazione di un uomo di grande esperienza politica ed amministrativa, già Ministro della Giustizia, ci sembra particolarmente grave. Alle affermazioni di Mastella hanno già risposto altri con argomentazioni varie in gran parte condivisibili.

A noi piace soffermarci a riflettere su un aspetto peculiare: quello della coscienza.

Un Sindaco non può affermare di dover rispondere SOLO alla sua coscienza.

Il Sindaco Mastella, dopo la sua elezione, ha giurato davanti al Consiglio Comunale: “di osservare lealmente la Costituzione Italiana, le leggi della Repubblica e l’ordinamento del comune e di agire per il bene di tutti i cittadini.”. Nel giuramento non è compresa la sua coscienza.

E all’interno dell’ordinamento del comune vi sono anche i Regolamenti approvati dal Consiglio e fra essi quello del Verde.

Invitiamo dunque il Sindaco e la Giunta ad attenersi pedissequamente a quanto in esso stabilito.

E, infine, non ci appassiona il giochino su quale essenza arborea debba sostituire gli alberi da abbattere, se debbano essere tiglio, ciliegio, mandarino e/o carrubo!

E’ un giochino, e come tale lo lasciamo a chi ha tempo da impiegare per tale attività.

Un giochino che serve a distogliere le attenzioni dei cittadini dallo “scempio” che si vuole mettere in essere. Ci saranno tempi e modi giusti per ragionare, dal punto di vista tecnico agronomico e paesaggistico, su ciò. Ma non sono questi i tempi. Per ora la discussione non può che concentrarsi sull’abbattimento o meno dell’alberata di Viale degli Atlantici.

E non vi può essere abbattimento dell’alberata se a dirlo è una valutazione visiva, una guardata veloce, fugace. Insomma una svista!”.

Serafino De Bellis – funzionario pubblico
Giuseppe Porcaro – funzionario pubblico – agronomo

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