fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

ECONOMIA

Strega Alberti, operazione buyback. D’Avino: ‘Opportunità per avviare fase di sviluppo’

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Si è conclusa l’operazione di buyback della Strega Alberti Spa di Benevento, la storica impresa familiare sannita, nota per l’omonimo liquore e per i prodotti dolciari che, giunta alla sesta generazione della famiglia Alberti, ha razionalizzato la compagine sociale mediante il recesso consensuale di alcuni soci, gestito tramite l’acquisto di azioni proprie.

L’operazione ha rappresentato una sorta di family buy out, conducendo al medesimo risultato dello schema di leverage familiare ma senza costituzione di una nuova società e successiva fusione nella target. E’ stata la stessa Strega Alberti Spa a realizzare un programma di acquisto di un pacchetto di azioni proprie dismesse da alcuni soci, finanziando, in parte, l’acquisizione con  un finanziamento bancario, concesso da Banca Intesa. 

Lo studio sannita Porcaro Commercialisti & Avvocati, in persona dei dottori commercialisti Mario e Andrea Porcaro, ha assistito la società ed il presidente del cda, Giuseppe D’Avino, nella pianificazione e realizzazione dell’operazione, anche attraverso la predisposizione di un piano industriale che ha ottenuto il placet dell’istituto di credito finanziatore.

“L’operazione appena conclusa – ha dichiarato D’Avino – rappresenta un’importante opportunità per avviare una fase di sviluppo della società e del marchio, superando l’elevata parcellizzazione della compagine sociale. L’auspicio, infatti, è che la semplificazione del processo decisionale possa permettere di perseguire un percorso di crescita aziendale”.

“Il Family Buy Out, anche nello schema semplificato seguito da Strega Alberti, – ha osservato Andrea Porcaro – è una tecnica ancora poco applicata in Italia, ed in particolar modo al sud, ma rappresenta una rilevante opportunità per semplificare la struttura societaria di molte realtà familiari, le cui quote o azioni  vengono trasmesse di generazione in generazione, dove l’eccessiva frammentazione del capitale sociale può  ingessare il processo decisionale. Questa operazione, oltre a consentire il miglioramento della governance delle aziende familiari, rappresenta anche un importante strumento per venire incontro alle esigenze degli azionisti che intendono recedere da società non quotate, quali spesso sono tali aziende”. 

Annuncio

Correlati

redazione 2 settimane fa

Nel Sannio la colazione è sempre più ‘cashless’: lo scontrino digitale medio è tra i più bassi d’Italia

Alberto Tranfa 3 settimane fa

L’arte incontra le imprese sannite e Ferraro presenta il suo racconto sociale sulla figura del costruttore

redazione 1 mese fa

Benevento, inflazione in frenata: +0,8% a luglio. Rincari contenuti

Alberto Tranfa 1 mese fa

Sannio, il 14% delle imprese individuali sono guidate da over 70: +4% in dieci anni

Dall'autore

redazione 10 ore fa

‘Traffico e disagi presso le scuole’: De Lorenzo e Farese chiedono correttivi

redazione 10 ore fa

Pannarano, il vicesindaco Verlezza: “Edilizia scolastica, sarà anno ricco di novità”

redazione 11 ore fa

Benevento, passa il Giro del Mediterraneo in Rosa: venerdì le scuole chiudono alle 11

redazione 11 ore fa

Benevento, domenica 28 settembre l’apertura del nuovo Anno Pastorale

Primo piano

redazione 10 ore fa

‘Traffico e disagi presso le scuole’: De Lorenzo e Farese chiedono correttivi

redazione 11 ore fa

Benevento, passa il Giro del Mediterraneo in Rosa: venerdì le scuole chiudono alle 11

Giammarco Feleppa 12 ore fa

Benevento raddoppia il Natale: dal villaggio incantato in Villa ai tesori segreti del centro storico

redazione 12 ore fa

Alto Calore, confronto tra i presidenti della Provincia di Benevento e Avellino: appello all’unità per ridurre i disagi

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content