ECONOMIA
Rifiuti e ambiente, Confindustria Benevento incontra la Regione

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Confindustria Benevento ha partecipato all’incontro presso Confindustria Salerno con il Vice Presidente della Regione Campania con delega all’ambiente Fulvio Bonavitacola, per discutere con gli imprenditori presenti sulle tematiche ambientali. Presente per Confindustria Benevento il Presidente della Sezione Ambiente Carlo Alberto Iannace. Tanti gli spunti e i temi affrontati.
Plastic tax, per la quale la Regione Campania cercherà di tutelare le aziende del settore, utilizzando per quanto possibile il federalismo residuale sulla materia, istituendo un tavolo regionale e prevedendo incentivi per investimenti sul settore. Problematica dello smaltimento della carta, che rappresenta una possibile nuova emergenza per la Regione, per il quale la potrebbe mettere in campo delle piattaforme pubbliche per la raccolta del multilaterale che residua dalla raccolta carta, che nella maggior parte dei casi non è corretta e ha molte impurità, tali da non permettere il corretto smaltimento nelle cartiere. Si è parlato di tariffe per AIA che risultano in molti casi sproporzionate, e per le quali la regione sta già lavorando per adeguare i costi e definire una procedura che possa calmierare gli stessi.
Per quanto riguarda i controlli dell’ARPAC, si stanno verificando le modalità di controllo e definire un protocollo/vademecum per imprese che subiscono i controlli e per gli addetti dell’ARPAC che li eseguono. Per quanto riguarda la situazione impiantistica rifiuti, è in corso l’aggiornamento del PRGRS (Piano Regionale Gestione Rifiuti Speciali), e pertanto si programmeranno al termine del processo incontri per valutare le relative problemtiche e carenze e la gestione degli scarti vari che ha costi eccessivi.
Infine, su segnalazione di Confindustria Benevento, si è parlato della problematica della gestione e depurazione delle acque reflue, soprattutto nelle zone ASI e nelle aree PIP, dove occorre mettere a regime funzionante gli impianti di depurazione regionale, in modo che nelle aree ASI le aziende non siano più costrette a depurare fino ai vecchi valori di tabella A, con costi aggiuntivi che pregiudicano la competitività. In tal senso gli uffici regionali hanno garantito che tale anomalia sarà verificata e sanata.