CRONACA
Uccisioni, maltrattamenti e reati venatori: i dati nel Sannio del Rapporto Zoomafia

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Oggi a Nola, nel corso del convegno “Zoomafia: il caso Campania”, organizzato dalla Nuova Avvocatura Democratica in collaborazione con l’Unione Giovani Penalisti, al quale ha partecipato anche Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV, sono stati presentati i dati relativi dell’ultima edizione del Rapporto Zoomafia LAV relativi alla Campania.
Combattimenti tra cani, corse clandestine di cavalli, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica, traffico di cuccioli: sono questi i crimini contro gli animali gestiti dalla criminalità in Campania che emergono dal Rapporto Zoomafia 2019 “Vent’anni di Antizoomafia”, redatto da Troiano. Il Rapporto, alla sua ventesima edizione, analizza lo sfruttamento criminale di animali avvenuto nel 2018. L’edizione 2019 del Rapporto Zoomafia ha avuto il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.
“La Campania si conferma, purtroppo, tra le regioni più a rischio criminalità zoomafiosa. – sostiene Ciro Troiano – I profitti economici legati allo sfruttamento criminale degli animali rappresentano una fonte di guadagno importante per i vari gruppi di delinquenti dediti a tali traffici. Gruppi che estendono la loro azione criminale anche in altre regioni, si pensi al traffico di cuccioli, ai combattimenti tra cani o alle corse clandestine di cavalli”.
I dati delle Procure – L’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV ha chiesto alle Procure Ordinarie, e a quelle presso i Tribunali per i Minorenni, dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2018, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per reati a danno di animali. Per la Campania le risposte sono arrivate da 8 Procure Ordinarie su 10 (non hanno risposto le Procure di Avellino e di Nocera Inferiore) e da tutte e due le Procure Minorili, quella di Napoli e quella di Salerno.
“Proiettando la media dei dati pervenuti su scala regionale – spiega Troiano – si può stabilire che nel 2018 in Campania sono stati registrati 773 procedimenti (il 7,94% di quelli nazionali), con un tasso di 13,24 procedimenti ogni 100.000 abitanti; e 510 indagati (l’8,74% di quelli nazionali), con un tasso di 8,73 indagati ogni 100.000 abitanti. In pratica ogni 11 ore circa è stato aperto un fascicolo per reati a danno di animali, con una persona indagata ogni 17 ore circa”.
I DATI NEL SANNIO – 39 procedimenti con 5 indagati per uccisione di animali; 50 procedimenti con 64 indagati per maltrattamento di animali; 3 procedimenti con 2 indagati per uccisione di animali altrui; 11 procedimenti con 6 indagati per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura; 20 procedimenti con 8 indagati per reati venatori o contro la fauna selvatica.
In totale nel 2018 sono sopravvenuti 123 procedimenti con 85 indagati. Rispetto al 2017 si è registrato un aumento del +66% dei procedimenti, passando da 74 a 123, e un aumento del +124% degli indagati che sono passati da 38 a 85.