Associazioni
Il radon, i rischi per la salute e la normativa regionale: a Benevento il focus dell’Ordine degli Ingegneri

Ascolta la lettura dell'articolo
Il radon è considerato la principale causa di morte per tumore ai polmoni dopo il fumo di tabacco e la Campania presenta concentrazioni del gas superiori alla media italiana. Per questi motivi, la Regione ha deciso di regolamentare il settore con la legge numero 13 del 2019, che ha introdotto norme in materia di riduzione delle esposizioni alla radioattività naturale in ambiente confinato chiuso.
Si tratta di una importante azione di prevenzione e tutela della salute e in merito alla quale l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Benevento ha deciso di organizzare un seminario per approfondire, divulgare e chiarire la questione legata all’emanazione del nuovo atto regionale.
L’incontro è destinato ai professionisti del settore, ai datori di lavoro, ma anche ai dirigenti scolastici e alle società che offrono il servizio di misurazione e controllo della presenza del gas. L’evento è in programma per la giornata di oggi, dalle 16 alle 19 nell’aula del Consiglio provinciale della Rocca dei Rettori, ed è realizzato in collaborazione anche con l’Ordine dei Medici del capoluogo.
All’incontro parteciperanno il sindaco e il presidente della Provincia di Benevento, Clemente Mastella e Antonio Di Maria, e il presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri, Giacomo Pucillo. Le conclusioni della giornata di lavori saranno affidate al commissario Arpac, Stefano Sorvino, mentre per l’Agenzia interverrà anche il fisico Guido Guerrasio del Centro regionale radioattività.
Un pool di esperti, insomma, per definire i contorni della Legge regionale che fissa i livelli limite di esposizione al gas radon per le nuove costruzioni e per quelle oggetto di interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria e coerenti azioni di monitoraggio e risanamento per gli edifici esistenti non destinati alla residenza.
Saranno approfondite, dunque, le misure di prevenzione e quelle di risanamento oltre a chiarire i reali effetti della presenza del radon: si tratta, infatti, di un gas radioattivo che si può trovare nell’aria ambiente e proveniente dal decadimento dell’uranio presente naturalmente nelle rocce, nel suolo e nei materiali da costruzione.
Secondo gli studi, il suolo è responsabile dell’80% del radon presente nell’atmosfera, l’acqua del 19% e le altre fonti solo dell’1%. Essendo circa 8 volte più pesante dell’aria, tende ad accumularsi negli ambienti chiusi, dove in alcuni casi può raggiungere concentrazioni tali da rappresentare un rischio significativo per la salute.