CRONACA
Bucciano, molestie ed aggressioni al vicino di casa: nei guai padre e figlio

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Sono accusati di aver molestato e minacciato ripetutamente il loro vicino di casa. Per questo motivo, i carabinieri della Stazione di Airola – coordinati dalla Procura della Repubblica di Benevento – hanno dato esecuzione all’ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento, di applicazione di misura cautelare personali degli arresti domiciliari e dell’obbligo della presentazione alla Polizia Giudiziaria, a carico di due persone di Bucciano. Si tratta di padre e figlio, rispettivamente di 53 e 19 anni.
Il padre è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in quanto gravemente indiziato dei reati di atti persecutori in concorso, lesioni personali aggravate, calunnia, danneggiamento aggravato e tentata violenza privata, mentre il figlio, destinatario della misura dell’obbligo della presentazione, in quanto gravemente indiziato dei reati di atti persecutori in concorso.
Il provvedimento in questione trae origini dall’attività posta in essere dai militari dell’Arma di Airola da luglio fino a settembre 2019 accertando che i due, in concorso tra loro, con condotte reiterate, in più occasioni connotate da violenza, hanno molestato e minacciato il proprio vicino di casa, in modo da cagionargli un perdurante e grave stato di ansia e paura tale da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità, costringendolo ad alterare le proprie abitudini di vita.
Inoltre il padre, in più circostanze, ha causato alla vittima lesioni personali, lo ha accusato falsamente di averlo aggredito e gli ha danneggiato i dispositivi di videosorveglianza, rendendoli inservibili, che aveva installato all’esterno di un locale di sua proprietà.
Il G.I.P., condividendo la valutazione prospettata dal magistrato, ha ritenuto che “sussistono certamente le esigenze cautelari in quanto sono evidenti, inerenti il pericolo di condotte recidivanti. Infatti, le concrete circostanze e modalità dei fatti per cui si procede e, in particolare, la reiterazione degli episodi nel tempo, la quotidianità degli stessi lasciano fondatamente ritenere che, ove gli indagati restino in libertà, commettano altri delitti della medesima specie di quelli per i quali si procede. Invero appare evidente la non occasionalità della condotta dei due indagati, sintomatica della loro assoluta mancanza di autocontrollo, e suscettibile di estrinsecarsi in episodi di maggiore gravità”.
Il 53enne, dopo le formalità di rito è stato trasportato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari mentre il 19enne veniva sottoposto alla misura dell’obbligo della presentazione alla P.G. tutti i giorni della settimana ad esclusione della domenica, entrambi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.