AMBIENTE
Emergenza cinghiali, l’ambientalista sannita Picone attacca la posizione di Coldiretti

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“Ai consueti allarmi di siccità che la Coldiretti dirama da diversi anni a questa parte, – scrive l’ambientalista sannita Giovanni Picone – da qualche tempo si aggiunge anche l’allarme “cinghiali”, e la posizione di Masiello spinge a criticare inopinatamente una sentenza del Tar Campania che ha rigettato il Piano di Gestione e Controllo del Cinghiale in Regione Campania.
Il presidente Masiello nel suo intervento si accanisce contro il WWF, in quanto, secondo le sue dichiarazioni, la sentenza riguarderebbe aspetti normativi “sconosciuti”, mentre il ricorso vinto dal WWF Italia al Tar Campania, ha permesso innanzitutto il ripristino del rispetto delle normative europee, essendo la Vas (Valutazione Strategica Ambientale) uno strumento obbligatorio nei piani che riguardano anche la fauna selvatica, nonché le tematiche ambientali e tutti gli aspetti delle pianificazioni territoriali.
Va inoltre ricordato – spiega Picone – che l’aumento del numero dei cinghiali deriva dalle scellerate campagne di ripopolamento di ungulati previste dai comitati tecnici faunistici provinciali, che per decenni hanno continuato ad immettere impunemente cinghiali provenienti dall’est Europa, tutto ciò per soddisfare il divertimento dei cacciatori, oltre al fatto che fin da subito arrecavano fastidio all’economia agricola e senza tralasciare che l’emergenza cinghiali è stata provocata anche da un approccio venatorio sbagliato, di fatto secondo alcuni studi, un recente numero elevato di
abbattimenti corrisponde ad una maggiore riproduttività da parte delle femmine.
Infine – conclude l’ambientalista – c’è da rivelare che il Piano Gestione e Controllo del Cinghiale, redatto dalla Regione Campania su una presupposta emergenza cinghiali, si fonda su dati superati e disomogenei, tanto da rendere incerto la sudditanza della presunta emergenza. Pertanto spero che la Coldiretti riveda profondamente la sua posizione in favore alla caccia al cinghiale indiscriminata, e incentivi gli sforzi per la salvaguardia della biodiversità”.