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Telese Terme, Abbamondi sul bilancio: “Fare chiarezza su fatture non pagate”

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“L’analisi dei numeri del consuntivo 2018, arrivato in consiglio nella seduta di giovedì scorso, ci ha consentito di esprimere delle considerazioni politiche, al di là di quelle che sono le mere chiacchiere e/o promesse elettorali”. Così in una nota Angela Abbamondi, capogruppo di Telese Riparte.
“A differenza del bilancio di previsione – spiega la nota – il consuntivo registra e fotografa, infatti, quello che l’amministrazione Carofano ha fatto e soprattutto, non ha fatto, nel corso dell’esercizio 01 gennaio 2018 – 31 dicembre 2018. Ebbene, ma non poteva essere diversamente, il consuntivo 2018 è lo specchio fedele di una amministrazione che non va al di là della ordinaria amministrazione e certifica,nero su bianco, il suo fallimento politico. Pressione fiscale al massimo senza alcun ritorno per i cittadini in termini di offerta e qualità dei servizi; Spesa pubblica completamente assorbita dalle spese di funzionamento della macchina amministrativa; Debiti fuori bilancio fuori controllo; Incapacità di recuperare i crediti accertati e mancanza di liquidità per pagare i debiti. Lo stesso revisore, che pure ha licenziato positivamente l’atto sulla base dei numeri che gli sono stati prospettati, ha invitato l’ente a tenere sotto controllo i “talloni di Achille” sopra riportati. Fino a qui tutto nell’ordinario, come reiteratamente stiamo denunciando da tempo.
Dall’analisi del bilancio consuntivo sono, tuttavia, emerse situazioni a dir poco imbarazzanti e “poco chiare” in ordine al mancato pagamento da parte del Comune di forniture – aggiunge Abbamondi – per cifre molto importanti. E’ a dir poco singolare che sia stato maturato un debito così consistente senza ipotizzare un pagamento immediato in modo da non far correre rischi all’ente. Con serietà e responsabilità, attesa la delicatezza della questione, abbiamo preso in consiglio l’impegno di fare chiarezza con una interrogazione finalizzata a far luce sul numero esatto delle fatture e delle annualità non pagate unitamente alle reali motivazioni del mancato pagamento, monitorando la situazione con cadenza trimestrale, mediante richiesta di una relazione dettagliata ai responsabili dei servizi sullo stato dell’arte.
Inutile dire – conclude – che le indennità degli amministratori sono state puntualmente corrisposte. Ai cittadini la giusta riflessione”.