SANNIO
Alloggi Iacp ad Airola, il sindaco: “Il Comune sta lavorando ma deve rispettare la burocrazia”
Il primo cittadino interviene sulla questione relativa agli inquilini di Fossa Rena rimasti senza casa
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“Stiamo lavorando per risolvere l’emergenza abitativa determinatasi in capo a queste nove famiglie di concittadini. Il Comune sta lavorando, ma questa attività pretende tempo e pretende di districarsi attraverso un reticolato burocratico tutt’altro che semplice”.
Il sindaco di Airola, Michele Napoletano, interviene per fare il punto sulla questione determinatasi in zona Fossa Rena dove uno degli stabili di edilizia popolare Iacp è stato da circa quattro mesi sgomberato per problematiche di ordine strutturale. Da quel momento nove famiglie hanno perso il loro alloggio con la conseguente necessità di rintracciare ospitalità presso i parenti.
“Dispiace tanto per questo stato di precarietà – ancora Napoletano – Preme ricordare, però, come il Comune abbia messo a disposizione di queste famiglie una somma mensile pari a 200 euro quale sostegno per le spese di affitto. E ricordiamo, ancora, come la Curia di Cerreto, nella persona del Vescovo Battaglia, che ringraziamo, si è offerta di fare da Garante all’atto della sottoscrizione di un eventuale contratto di locazione con la annessa disponibilità offerta anche in termini economici con riferimento all’anticipo delle somme cauzionali. Quanto all’aspetto degli accertamenti tesi a verificare se tutti gli inquilini dei restanti alloggi di edilizia popolare siano in posizione di regolarità, si precisa come il Comune di Airola si sia attivato, con il supporto della Polizia municipale, per le necessarie azioni. Gli accertamenti, tuttavia, devono rispettare tempi e procedure ben precise. Diffidare, quindi, di chi parla di Comune immobile ed insensibile o inoperoso. Per il resto, si ricorda come si stiano completando i carotaggi su tutti gli stabili di edilizia popolare e come la Regione Campania abbia dato disponibilità all’abbattimento ed alla conseguente ricostruzione dello stabile sgomberato. Alla luce di ciò – conclude il primo cittadino – invito ad un diffuso senso di responsabilità e ad evitare interventi che possono rischiare solo di inasprire, inutilmente, un clima sociale già alquanto delicato”