Cittadini
A Benevento quasi 10mila stranieri: europei comunità principale, aumentano gli africani

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Sono 9.910 i cittadini stranieri residenti a Benevento. Grazie alla elaborazione dei dati Istat, riferiti al 2018, è possibile scoprire quali sono le comunità principali che compongono la popolazione del comune e capire così come si sta evolvendo l’aspetto demografico.
Una statistica che restituisce un quadro leggermente differente dall’immaginario collettivo degli ultimi anni. La comunità più numerosa proviene dalla Romania. E’ ovvio che il dato si riferisce a persone che vivono nel Comune e non a coloro che giungono a Benevento da altre province o altri territori.
Il gruppo più numeroso, composto da 4.058 persone, giunge dai 28 paesi dell’Europa. Come detto, i più numerosi sono i rumeni, ma il dato non comprende l’Ucraina e l’Albania, due nazioni che rappresentano una porzione considerevole dei cittadini stranieri presenti in città.
Con più di 2.700 persone, la seconda piazza è occupata da persone dell’Africa Occidentale: in questa area sono compresi Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Mali, Nigeria e Senegal.
La terza comunità per presenze nel capoluogo è quella nordafricana. Sono 1.117 cittadini provenienti da Egitto, Marocco, Tunisia, Libia e Algeria.
Il quarto posto per presenze lo conquista l’Asia centro-meridionale con 926 persone. Nel dettaglio, si tratta di cittadini del Bangladesh, India, Pakistan e Sri Lanka. Sono 385, invece, quelli dell’Asia orientale: in massima parte sono cinesi, anche se il comparto comprende anche coreani e giapponesi.
Sono 382, solo 3 in meno rispetto agli asiatici, coloro che vivono a Benevento e provengono dall’America centro-meridionale. Un dato questo non troppo scontato considerando che la presenza cinese in città, viste le numerose attività presenti, sembrava più importante. Infine, qualche curiosità: ci sono 137 persone provenienti dal Nord America e 20 dall’Oceania.
In merito alla differenza rispetto allo scorso anno, aumentano più di tutti gli stranieri provenienti dall’Africa occidentale che passano dai poco meno di 1.500 del 2017 ad 2.500 del 2018. Una crescita che riguarda anche i settori meridionale e settentrionale del continente, anche se in maniera molto più contenuta. Stabili o in leggerissimo aumento, invece, le altre aree geografiche.