CULTURA
‘Appia in Jazz Riverberi 2019’: nel Sannio Concato e Di Sabatino, Raiz, Rea e Bosso

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Un cast di altissimo livello per ‘Appia in Jazz Riverberi’, il festival musicale itinerante giunto alla sua sesta edizione e diretto dal trombettista sannita di fama internazionale Luca Aquino.
Da maggio a giugno 2019 tanti gli appuntamenti per una rassegna che ha come cuore pulsante il paesaggio lungo l’asse viario dell’Appia Antica e la musica jazz.
Secondo il progetto presentato alla Regione Campania, ancora in fase di costruzione e per il quale è stata richiesta la somma di 149.704 euro, si partirà il 12 maggio da Forchia con la Banda del Bukò in “Tartarughe sui pattini”.
Il 18 maggio, ad Apice, sarà invece il grande giorno di Fabio Concato e Paolo Di Sabatino, Claudia C in concerto, mentre il giorno seguente spazio a RVBimbi.
A seguire: il primo giugno a San Nicola Manfredi Joice Elaine Yuille feat Michael Rosen, Rat Ferrero “La Machina”, Ottone Pesante; il 2 giugno a San Nazzaro Raiz & Radicanto “Neshama”, Rino De Patre “The dawn from my heart”; il 7 giugno a San Martino Sannita Francesco Cafiso & Dario Deidda “A new trip”, Federico Califano “Lacio Drom”; l’8 giugno a Sant’Angelo a Cupolo Danilo Rea, Caboose “Hinterland Blues”. Chiudono il 9 giugno a San Leucio del Sannio Fabrizio Bosso & Julian Oliver Mazzariello “Tandem”, Vittorio Zollo.
Un evento unico, dunque, perché coinvolge più paesi sanniti, ma l’itinerario proposto è come un unicum che espone e descrive l’Appia antica che sul suo tracciato conserva pagine di storia millenaria. Gli elementi che sono integrati e sinergici tra loro sono di varia natura: la Via Appia lega e c’è affinità per adiacenza chilometrica, per somiglianza nelle tradizioni, negli usi e costumi, la cucina tipica è unica e potremmo trovare mille altri punti di forza che legano a doppio filo i sette comuni coinvolti in questo evento integrato.
La rassegna si articola nell’allestimento dei “Belvederi del paesaggio” in tutti i 7 comuni: si tratta di piattaforme che presentano una unica “visual” partendo dalla grafica offerta lo scorso anno dal maestro sannita Mimmo Paladino. In pratica consiste nella costruzione in luoghi dall’alto valore storico architettonico e paesaggistico, allestiti sempre in modo uguale, da cui sarà possibile apprezzare le caratteristiche naturalistiche e architettoniche di questo ambito, il tutto in un’atmosfera che aiuta alla contemplazione sulle note jazz.