Valle Vitulanese
L’evoluzione giuridica delle mansioni dell’infermiere

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Si è tenuto a Ponte, nel salone parrocchiale, un evento formativo organizzato dal NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche che si batte da anni sull’intero territorio nazionale per la tutela dell’Infermiere. L’appuntamento tè venuto – si legge nella nota diffusa alla stampa – “alla vigilia della giornata nazionale dell’infermiere che ricorre oggi, 12 maggio. All’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, è stato dato il titolo: “L’evoluzione giuridica, normativa e giurisprudenziale delle reali ‘mansioni’ dell’Infermiere: cosa deve e cosa non deve fare”. Il corso ha avuto come relatore il professor Mauro Di Fresco il quale ha sottolineato che l’attività lavorativa dell’infermiere rientra tra le locatio operarum (professioni intellettuali) e non tra le locatio operis (mestieri) cioè in quella tipizzazione prevista dall’articolo 2229 C.C., per cui è una professione intellettuale”.
Il corso è rientrato nelle iniziative del “NurSind, un sindacato delle professioni infermieristiche che porta avanti un progetto ormai divenuto realtà; è nato per dar voce agli Infermieri che vogliono tutelare la propria professione. Ed infatti il segretario provinciale, Patrizio Ruotolo, nella circostanza ha inteso ricordare che “il corso ha reso il professionista sanitario più consapevole degli aspetti giuridici e deontologici della sua professione. Con particolare riferimento alle responsabilità relative alla necessità di assicurare la continuità assistenziale, permette di migliorare la capacità di gestione del personale subalterno organizzando l’assistenza secondo le specifiche competenze di ogni operatore. Intenzione è una riduzione della ‘malpratice’ e una riqualificazione assistenziale a beneficio della persona assistita”.
L’argomento maggiormente dibattuto è stato il demansionamento ed il danno da esso derivato, “tenendo ben presente che alla luce della vigente normativa l’attività lavorativa dell’infermiere rientra appunto tra le locatio operarum (professioni intellettuali), come quella del medico, dell’avvocato e non tra le locatio operis (mestieri) . Demansionare l’infermiere significa cagionare un danno alla professionalità,risarcibile”.
Infine Ruotolo ha rivolto un ringraziamento a don Alfonso Calvano, parroco di Ponte, per la disponibilità mostrata nell’accogliere l’evento formativo nell’auditorium della parrocchia ‘Santa Generosa Martire’.