CRONACA
I carabinieri riconsegnano a Benevento antichi manoscritti e reliquiari trafugati

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Beni culturali rubati nel corso del tempo nel Beneventano saranno restituti sabato 22 dicembre, alle 19, all’Arcidiocesi di Benevento, all’Archivio di Stato ed alla Biblioteca “Mellusi”. La cerimonia di riconsegna del Comando Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli, avverrà nella chiesa di Santa Sofia, nel centro storico di Benevento.
Saranno presenti: l’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca; il responsabile dei Beni Culturali, Mario Iadanza; il presidente della Provincia, Antonio Di Maria; il comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli, Giampaolo Brasili.
La restituzione è il risultato di una indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, che trae origine dagli sviluppi investigativi di una perquisizione nei confronti di un partenopeo, delegata dalla Procura della Repubblica di Ancona, per la ricerca di materiale archivistico-documentale.
Saranno restituiti alla città: 8 reliquiari, una pace ed una pergamena, asportati il 20 febbraio 1992 dalla chiesa del “San Salvatore”; 26 volumi, rubati in epoca imprecisata dalla Biblioteca Provinciale “A. Mellusi”; un volume trafugato dalla Biblioteca del Liceo Classico “Giannone”; 2 pergamene, una proveniente dall’Archivio di Stato e un’altra dal Museo Diocesano; 31 documenti archivistici (lettere e manoscritti) risalenti al periodo 1913-1946.
Di fondamentale supporto alle investigazioni si sono rivelati gli elementi descrittivi e fotografici presenti nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando, il più grade database al mondo contenente oltre 1.200.000 oggetti asportati e quasi 56mila furti denunciati. Infatti, i militari del Nucleo TPC di Napoli, dopo un’attenta analisi comparativa tra i dati descrittivi/fotografici delle opere sottoposte a sequestro e quelli presenti nella banca dati, ne accertavano la provenienza dai diversi enti sopra menzionati del beneventano.
L’importante evento odierno testimonia, ancora una volta, come il costante monitoraggio del mercato antiquariale, nonché la perseveranza dimostrata dai militari di questo Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, permetta, anche a distanza di quasi tre decenni, di recuperare opere ormai ritenute perdute e di restituirle alla comunità di origine accrescendo, così, la coscienza identitaria nel rispetto e nella protezione del bene comune.