POLITICA
‘Città Nuova’, Di Santo ha aperto la campagna elettorale

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“E’ stato il dottor Alessandro Di Santo, candidato a sindaco per la lista civica n. 1, denominata “La Città Nuova”, ad aprire ieri sera – si legge nella nota diffusa agli organi di informazione – in una piazza gremita di persone la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Castelvenere.
L’introduzione è toccata a Luigi Piazza, figlio del compianto professor Antonio, per anni presidente del Centro Studi “Aldo Moro”.
A presentare i nove candidati al consiglio comunale è stata invece la giovanissima Gabriella D’Onofrio la quale ha introdotto gli interventi dei singoli candidati, quali Gina Carlo, Antonio Di Brigida,Ugo Di Santo, Paolo Malatesta, Carlo Pascale, Sandro Pelosi, Bruno Rubano, Gennaro Salomone e Raffaele Simone.
Il discorso politico e programmatico è ovviamente toccato al candidato Sindaco Di Santo che è immediatamente entrato nel vivo della campagna elettorale.
“La candidatura a sindaco della lista avversaria, nella persona della professoressa Mirella Fabbri, moglie del sindaco uscente dottor Mario Scetta, – ha detto Di Santo – mi ha sorpreso: quante volte avete ascoltato Scetta dire a diversi concittadini che non vedeva l’ora di ultimare il suo secondo mandato da sindaco? Ed ora ha deciso invece di far scendere in campo la moglie insieme a sei consiglieri comunali uscenti”.
“Castelvenere – ha continuato Di Santo – è da troppi anni ferma perdendo quel ruolo di centralità nella Valle Telesina che aveva invece conquistato con la istituzione dell’Istituto Alberghiero e la costruzione della Porta del Pit Enogastronomico: due ‘gioielli’ che rischiano di svanire per la inconsistenza del peso politico dell’amministrazione uscente. Due ‘attrattori’ che invece vanno sostenuti, insieme ad una politica che agevoli la cooperazione di comunità, perché rappresentano i veri motori per lo sviluppo economico della nostra comunità e per l’intera valle”.
Di Santo ha poi tenuto a precisare alcune questioni “al fine di smorzare a monte una campagna elettorale basata sull’inciucio che punta a denigrare – ha ribadito il candidato sindaco – la mia immagine di ex amministratore, quali la vicenda che ha interessato la Vitivinicola ‘Monte Pugliano’ o la nomina di alcuni miei amici ad assessori esterni”.
Nel confermare la sua disponibilità ad un confronto pubblico sui programmi con la candidata della lista avversaria, Di Santo ha concluso dicendo che “la situazione di ‘stallo’ in cui versa la nostra comunità mi ha dato gli stimoli giusti per tornare in campo con il desiderio di realizzare una città ‘nuova’ che, basata sul rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, sappia creare opportunità di sviluppo e, soprattutto, occupazionali per i nostri giovani, ancora oggi costretti ad emigrare al Nord o all’estero per un posto di lavoro”.