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A settembre bici d’epoca per la prima ciclostorica del Sannio ricordando il passato

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Una sfilata di bici da corsa d’epoca, ma anche bici storiche e moderne in stile vintage, indossando un abbigliamento che richiami ai ciclisti professionisti e non che hanno fatto la storia di questo sport.
Parte da questa idea “La Maleventum”, la prima ciclostorica del Sannio dal titolo “Sulle vie dei gladiatori sanniti” e organizzata dall’Asd Cicli Serino.
La manifestazione sportiva e culturale è in programma il prossimo 16 settembre con partenza e arrivo da San Giorgio del Sannio. La corsa, però, vedrà un importante passaggio a Benevento attraverso le stradine del centro storico ma anche della parte alta della città, prima del ritorno nel comune sannita.
L’arrivo nel capoluogo sannita è previsto per le 9:30 circa entrando dalla statale Appia e percorrendo viale Mellusi, via Perasso, viale dei Rettori, con sosta all’Arco di Traiano, via del Pomerio, via Posillipo, via Torre della Catena, con sosta al Teatro Romano, via Porta Rufina, via delle Puglie, Rampa Annunziata, via Annunziata, piazza IV Novembre (con sosta al villaggio longobardo), viale degli Atlantici, via Meomartini, via Nenni, uscendo dalla città verso il quartiere Cretarossa e riprendendo il percorso verso le tipiche stradine rurali che condurranno al traguardo. L’iniziativa non comporterà la chiusura al traffico veicolare, ma imporrà ai partecipanti l’obbligo di osservare il Codice della Strada.
“La Maleventum” sarà una gara non competitiva storico-rievocativa dello sport ciclistico dei tempi passati e della bicicletta in generale. L’evento, patrocinato dal Comune di Benevento, oltre a voler celebrare la quintessenza del ciclismo, vuole anche essere una occasione rievocativa della quotidianità di altri tempi.
Percorrere strade di campagna, lambire vecchie masserie che emanano ancora odore di stalla, sostare su un’aia per uno spuntino, sicuramente porterà indietro nel tempo facendo immaginare quello che era lo stile di vita dei decenni addietro: spazio dunque a pantaloni alla zuava con calzettoni di lana, vecchi maglioni a rombi con camice di flanella, scarpette in pelle forata e cappellini con visiera.