POLITICA
‘Ecco i costi della propaganda elettorale e di quella abusiva’

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Ecco i costi della propaganda elettorale e di quella abusiva: il lapidario ed efficace titolo dell’articolo pubblicato on line di Bcr Magazine squarcia il velo su un aspetto collaterale della campagna per le amministrative, qui in città, ma non per questo meno importante. Lo riproduciamo integralmente, di seguito.
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(marco zillino) "A Benevento esiste una società di attacchini specificamente impegnata nel supporto tecnico alla propaganda elettorale dei candidati alle elezioni comunali 2011.
Questa società non è una società ma una sorta di associazione spontanea, che ha facilmente istituito un "cartello" sui prezzi per regolamentare a proprio vantaggio i guadagni a loro stessi destinati dal servizio di attacchinaggio. Stiamo parlando degli attacchini "abusivi" di questa sporca campagna elettorale. Forse non ci crederete, ma c’è chi assegna loro la dignità di regolari lavoratori. Il Mattino nell’edizione per Benevento e provincia di domenica 24 aprile (Pasqua 2011), ha infatti pubblicato un articolo che fa i conti in tasca ai politici locali per questa campagna elettorale. Alla fine del pezzo, una mensione particolare proprio per questa congrega di attacchini che avrebbe istituito un cartello imponendo il prezzo di ben 1€ per ogni manifesto incollato. Quello che l’articolo del Mattino non dice, però, è che si tratta di tutte attività abusive.
A Benevento, contrariamente a quanto abbiamo scritto all’inizio anche in modo provocatorio, non esiste una società di attacchinaggio di manifesti elettorali. Diversi candidati, soprattutto chi è alla prima candidatura, hanno lamentato proprio la mancanza di imprese professionalmente dedite a tale attività. Le tipografie stesse stampano ma non attaccano. Allora il candidato non saprebbe a chi rivolgersi per vedere i suoi manifesti propagandistici incollati nei posti giusti, se non ci fossero le persone che si dedicano proprio a questo lavoro. Non si tratta però di attività regolare, e questo lo si evince anche dal fatto che la stragrande maggioranza dei manifesti elettorali affissi in città è abusiva. Ma questo piccolo particolare per qualche giornalista beneventano non conta, al punto che lo si può tranquillamente tenere nascosto ai cittadini-lettori (ed elettori).
Ma andiamo ai costi di questa campagna elettorale. Secondo voci riportate da più fonti (compreso Il Mattino della domenica di Pasqua), farsi realizzare e stampare un manifesto elettorale costa in media intorno ai 50 euro presso le tipografie. La sola stampa circa 20 euro in media. Un banner elettorale su un sito internet di informazione (non il nostro, che rifiuta la pubblicità elettorale) costa in media 100 euro al giorno. Sui quotidiani e giornali cartacei arriviamo anche a 150 euro per ogni numero in edicola. Sulle TV, chi paga preferisce non parlare di prezzi, ma si sa che sono superiori a quelli già elencati fin qui. Sconcertante è invece il fatto che quasi nessuno ha pensato di usare le pubblicità sociali a pagamento su Facebook o quelle intelligenti del programma Googla Adsense.
Ma i costi più sconcertanti sono quelli dell’abusivismo. Se un cittadino qualsiasi affigge in spazio non consentito un manifesto qualsiasi, ad esempio per un evento sportivo, si becca una multa fino a 400 euro per manifesto. Se un politico affigge o si fa affiggere un manifesto a contenuto elettorale in spazio non consentito, a Benevento si becca una multa di circa 60 euro a manifesto (come sta facendo in questi giorni la Polizia Municipale), solo che grazie al Decreto Milleproroghe 2010 tutte le multe possono essere condonate pagando 1000 euro per partito per le multe ricevute in ciascuna provincia. 1000 euro a provincia, per ciascun partito. E sarebbe poi interessante chiedere (e magari lo faremo) al presidente dell’ASIA Lucio Lonardo quanto costerà alla città smaltire tutti questi cartelloni pubblicitari indifferenziati una volta che la campagna elettorale sarà finita. Ma qualsiasi sia il costo, non pagheranno i politici ma solo i cittadini".
Fonte | www.bcrmagazine.it