Calcio
Benevento, arriva l’Atalanta: De Zerbi si affida a Diabatè per conquistare altri punti

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Seconda partita in quattro giorni per il Benevento, che al “Ciro Vigorito”, in un giorno feriale ed un orario più che problematico (ore 18), riceve la visita dell’Atalanta quest’anno protagonista sia in campionato che in Europa League.
Senza Costa, Memushaj, D’Alessandro, Antei, Lucioni e Guilherme (per lui la stagione si è chiusa in notevole anticipo a causa di una lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, complice l’intervento-killer di Acerbi a Sassuolo nell’azione del primo gol di Diabaté), De Zerbi si affida al gigante maliano, 7 reti in 6 gare, una ogni 40 minuti che è in campo, per battere Gasperini (che era l’allenatore del Crotone che scippò ai giallorossi la finale playoff per la B nel lontano 2004 con un match finito nel mirino degli inquirenti per le dichiarazioni rilasciate da alcuni pentiti) e chiudere in bellezza questa parte finale del primo ed unico campionato di Serie A della storia del calcio sannita.
Il tecnico sceglie ancora una volta il 4-2-3-1 da opporre agli orobici applicando un leggero turnover in proiezione della sfida al Milan di sabato a San Siro. In porta giocherà Puggioni, in difesa Venuti, Djimsiti, Tosca e Letizia, a centrocampo Del Pinto e Viola, in attacco Brignola, Iemmello e Djuricic agiranno alle spalle di Diabaté. Resteranno quindi a riposo i vari Sagna, Sandro, Cataldi, con Lombardi, Parigini e Coda pronti ad essere utilizzati a gara in corso. Tra i 25 convocati anche i talenti della Primavera Sparandeo, Rutjens, Sanogo e Volpicelli.
I bergamaschi, seguiti da circa 250 tifosi, si schiereranno con un 3-4-1-2 con Mancini, Caldara e Masiello davanti a Berisha, Hateboer e Castagne sulle fasce, De Roon e Freuler in mezzo, più Cristante alle spalle di Petagna-Gomez. Assenti lo squalificato Toloi e gli infortunati Spinazzola, Ilicic, Palomino e Rizzo. Quanto al pubblico di casa, allo stadio dovrebbero essere in 10mila a spingere la Strega nonostante il mercoledì lavorativo.