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ECONOMIA

Pool Trust, la vera forza del nuovo trust dopo di noi di Marco Zoppi

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In un mondo sempre più egoista e povero di valori, sono le persone più deboli ed indifese a rischiare di pagare questo senso nichilistico della vita moderna, soprattutto quando sono costrette a dover rinunciare a coloro che le difendono e si prendono cura di loro.

Il Trust dopo di noi, la serie di provvedimenti legislativi che introducono il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono, nonché la destinazione di beni mobiliari o immobiliari da parte di un familiare o di altri soggetti a vantaggio di uno o più beneficiari, offre la reale opportunità di una vita in cui il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia dei soggetti più sfortunati siano pienamente garantiti.

La nuova legislazione, che mette in primo piano le esigenze primarie delle persone disabili beneficiarie del dopo di noi e colma le lacune del sistema precedente la legge n. 112 del 2016, prevede anche significativi vantaggi fiscali sia a favore del soggetto ricevente sia nei confronti dei donatori.

I trasferimenti nel trust disabili attuati dai privati in seguito a causa di morte saranno esonerati dal versamento dell’imposta di successione-donazione e dal bollo, e inoltre potranno essere deducibili nella misura massima del 20 per cento del reddito imponibile e di 100.000 euro annui. Per i premi assicurativi presenti in trust sul «rischio di morte finalizzato alla tutela delle persone con disabilità grave accertata» l’importo detraibile dalle tasse passa da 530 a 750 euro.

Con lo scopo di realizzare in pieno il progetto trust e permettere alla legge di essere applicata nella sua essenza più pura di protezione e salvaguardia, è stato ideato da Marco Zoppi lo strumento del Pool Trust. È proprio grazie alle parole di Marco Zoppi, Founder e CEO di Global Capital Trust, che riusciamo a comprendere meglio sia il nuovo strumento giuridico, sia l’innovativo Pool Trust.

Dott. Marco Zoppi, cosa è il trust dopo di noi e come funziona precisamente? Nell’istituto giuridico del Trust si individua il soggetto al quale viene demandata la gestione del patrimonio della famiglia durante la successione allo scopo di garantire tutti quei servizi utili per il disabile destinati all’assistenza, alle cure e alla protezione di queste persone meno fortunate. Il trust, attraverso la sua struttura contrattuale, mette nelle condizioni la famiglia di poter decidere e pianificare regole, tempi e modalità per la gestione del disabile e del suo patrimonio.

Com’è possibile individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze? A chi bisogna rivolgersi? È di importanza fondamentale trovare un partner altamente professionale e competente. Global Capital Trust è una delle poche capital company ad aver seguito tutto l’iter attuativo del “dopo di noi”, con la capacità di gestire al meglio questo nuovo strumento giuridico italiano grazie alla dimensione internazionale, alla decennale esperienza e a tutte le competenze e le garanzie di un trustee svizzero, permettendo alle persone che si sono occupati per una vita di familiari disabili di vivere il pensiero del dopo di noi e del futuro dei propri cari con maggiore tranquillità.

Come e perché si è sentita la necessità del Pool Trust? Iniziando a toccare con mano le diverse situazioni, ci siamo resi conto che buona parte delle persone disabili si trova in famiglie che non hanno delle possibilità enormi e, soprattutto, in molti casi il disabile è completamente solo. Quando penso per esempio ai disabili autistici, mi rendo conto che non hanno nessuna problematica di speranza di vita.

Il Pool Trust è un trust multi-disponente e multi-beneficiario che però è caratterizzato da una compartimentazione ben precisa: ogni disponente che conferisce nel trust un determinato asset (qualsiasi bene che possa essere monetizzato) a favore di un suo beneficiario, non si mescola e si confonde con gli altri, pur permettendo la creazione di una certa trasversalità.

Ad esempio, se consideriamo un disponente (una famiglia) benestante al quale proponiamo il nostro pool trust, a questo soggetto viene garantito che i soldi conferiti nel trust sono esclusivamente ad uso del proprio beneficiario secondo le proprie regole, anche se nel pool trust di riferimento sono presenti beneficiari con famiglie deboli o addirittura senza famiglia. Di converso, il disponente della famiglia più debole, che non può conferire nulla ha però diritto ai finanziamenti pubblici (sia diretti sia relativi a determinati progetti sul dopo di noi) Un terzo tipo di disponente del Pool Trust è individuato nelle istituzioni, soggetti che apportano nel trust qualcosa che dia la possibilità al trust stesso di avere una caratteristica progettuale allo scopo di attingere ai finanziamenti sul dopo di noi.

Dott. Marco Zoppi, ci dica: ma perché il Pool Trust è così diverso? Perché l’unione fa la forza e la ricetta fondamentale è quella della sostenibilità nel tempo. Più soggetti partecipano al trust con la propria dignità più questo Pool Trust si rivelerà forte, efficace e vantaggioso per tutti.

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