POLITICA
Offerta culturale e promozione turistica, De Lucia (M5S): “Il Sannio ancora a bocca asciutta”

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“Circa 740 milioni di euro per rafforzare l’offerta culturale e potenziare sistemi urbani e di promozione turistica. È quanto prevede il piano approvato oggi dal Cipe. Soddisfazione è stata espressa dal Ministro Franceschini. Peccato che analoga soddisfazione non possiamo esprimerla noi beneventani che anche in questa ricca occasione restiamo a bocca asciutta”. Così in una nota la candidata del M5S, Danila De Lucia.
“Dei 127 milioni elargiti alla regione Campania – aggiunge la nota – questa è la distribuzione: 90 per il centro storico di Napoli, tutela valorizzazione e inclusione sociale; 20 per il recupero del litorale domizio; 10 per la buffer zone di Pompei; 1 per la Biblioteca dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici; 3 alla Scuola Medica salernitana; 3 a Giffoni per il Multimedia Valley. Facile intuire che solo la nostra provincia è stata dimenticata, così come la cultura e il turismo non hanno lambito questa campagna elettorale. Ancora uno smacco, quindi, che i sanniti dovranno digerire a malincuore.
Il Movimento 5 Stelle – spiega De Lucia – ritiene necessario effettuare investimenti nell’intero settore dei beni culturali, con strategie di medio e lungo periodo, affinché l’incidenza percentuale delle risorse per il comparto, sul totale generale del bilancio dello Stato, possa almeno varcare la soglia dell’1% rispetto al PIL. Sarebbe necessario creare dei “Distretti Culturali” nei quali fare una progettazione partecipata, varando un piano strategico di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile, in linea con la vocazione culturale del distretto. Pensiamo che si debba giungere a una pratica virtuosa di tutela e promozione del patrimonio storico, culturale e naturalistico, seguendo il principio del “fare rete”.
Anche la promozione del “turismo Italia” e del Made in Italy – conclude – dovranno essere il più possibile inclusivi delle varie realtà presenti sul territorio per garantire un’offerta più sinergica e diversificata, nonché valorizzare al meglio i punti di forza di ciascun territorio. Per tutta questa breve campagna mi sono spesa a ripetere che la maggiore risorsa del nostro territorio è il suo patrimonio culturale in senso lato (dall’archeologia alla gastronomia). Se il 4 accadrà la “rivoluzione gentile” per cui mi sto spendendo potrò passare dalle parole ai fatti”.