CRONACA
San Giorgio del Sannio, sequestrata la ‘nuova’ Villa Comunale: l’area è contaminata
Intanto il sindaco Mario Pepe ha fatto sapere che l'amministrazione si è riservata di acquisire parere sulla costituzione organica e chimica del terreno da una società abilitata per poi procedere, se necessario, a una bonifica
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La nuova Villa Comunale di San Giorgio del Sannio contaminata da diverse sostanze pericolose e nocive per la salute pubblica. E’ quanto emerge dalle analisi dell’Arpac e che hanno portato, questa mattina, al sequestro probatorio della costruenda area pubblica di 8mila metri quadrati di viale Aldo Moro. Il provvedimento rientra nelle indagini della Procura della Repubblica di Benevento ed stato eseguito dal personale del Nipaaf, insieme a quello della locale Stazione carabinieri forestale.
Le analisi, dicono dalla Procura, emerge la presenza di DD’s (pesticidi organoclorurati) con valore superiore al doppio ammesso per le aree destinate a verde pubblico. Non solo, presenti anche Berillio – con valore triplicato rispetto a quello consentito -; Benzo (a) pirene con valore sestuplicato; Indeno pirene con valore triplicato; Benzo (g,h,i) perilene anch’esso triplicato.
E’ stata pertanto accertata la potenziale contaminazione dell’area, peraltro ubicata in piena zona residenziale, per la presenza di valori di concentrazione soglia di contaminazione superiori a quelli stabiliti per il suolo ed indicati dalla norma.
La misura cautelare reale, dunque, si è rilevata necessaria in funzione del prosieguo delle indagini, al fine di fornire adeguato riscontro materiale alle risultanze investigative nonché al fine di rendere possibile il conferimento dell’incarico ad un Ctu per stabilire se vi sia una compromissione o un deterioramento del suolo significativo e misurabile.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati all’individuazione di eventuali responsabili della contaminazione.
Sulla questione è intervenuta con una nota Elvira Santaniello, attivista Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio dichiarando: “Ieri il sindaco rassicurava i cittadini dalle pagine de Il Mattino dichiarando che si attendevano i riscontri delle analisi sul diserbante per ultimare i lavori ed aprire la villa ai cittadini.
Ometteva, però, la presenza di berillio e di idrocarburi policlici aromatici in percentuale 3 volte superiore alla norma prevista perché l’area in questione potesse essere utilizzata come parco pubblico!
E ometteva anche che il diserbante usato, il Dicophar contiene acido 2.4-diclorofenossiacetico, il 2.4-D, che è stato dichiarato potenzialmente cancerogeno con una pericolosità di un punto inferiore al glifosato.”
“Le sue rassicurazioni, però, non sono servite a nulla – scrive ancora Santaniello – perché stamattina la costruenda villa è stata sequestrata dalla Magistratura!
In quanto cittadina attiva impegnata sulla questione e firmataria dell’esposto alla Procura di Benevento che ha permesso di scoprire gli altri livelli di inquinamento, prendo atto del sequestro, procedimento necessario al fine di chiarire le responsabilità di questo inquinamento e di procedere alla necessaria bonifica.
Prendo anche atto del vergognoso silenzio da parte della consigliera pentastellata di San Giorgio, la quale va a piantare alberi a Benevento e si disinteressa totalmente delle questioni ambientali del Comune in cui è stata eletta nonché della strumentalizzazione della situazione da parte del gruppo Ricci, che ha usato l’inquinamento solo per denigrare il Sindaco ma senza fornire spiegazioni sulle proprie azioni amministrative relative ai lavori fatti proprio sotto la sindacatura Ricci.
La cruda verità è che oggi San Giorgio non ha una Villa Comunale ma un’area inquinata nel pieno centro del paese e che non solo il mutuo di 350.000 euro sta gravando e graverà sulle spalle dei cittadini ma gravosa e onerosa per le loro tasche sarà anche la bonifica!!! San Giorgio del Sannio non merita una maggioranza e un’opposizione così inadeguate!”
Intanto il primo cittadino di San Giorgio del Sannio, Mario Pepe, ha fatto sapere tramite un comunicato stampa pubblicato sul sito del Comune che l’amministrazione si è riservata di acquisire un parere da una società abilitata all’esame organico del terreno, rassicurando che è interesse di tutti mettere in sicurezza gli spazi della villa. Di seguito il comunicato:
In riferimento alle molteplici notizie, considerazioni e dicerie apparse sui giornali on line in ordine alla Villa Comunale per quanto afferisce la costituzione organica e chimica dell’humus, devo affermare che l’amministrazione comunale attuale ha ereditato lo spazio della Villa e il totale completamento della medesima.
Prima di arricchirla di alcuni servizi fondamentali e di aprirla al pubblico, l’amministrazione comunale ha tutto l’interesse che siano verificate le condizioni igienico-sanitarie per dare la massima tranquillità e sicurezza.
Ben venga, quindi, ogni valutazione in merito alla costituzione e ai residui chimici presenti nel terreno.
Fin d’ora l’ARPAC, preposta a fare tali esami, ha dato parere molto chiaro in ordine all’utilizzazione come spazio verde della Villa Comunale; rispetto a questo parere l’amministrazione comunale si è riservata di acquisire un parere di una Società abilitata all’esame organico dei terreni.
Quando acquisiremo agli atti questo parere, confronteremo i pareri acquisiti e valuteremo di conseguenza gli atti da assumere.
Se effettivamente nel terreno adibito a spazio pubblico della Villa ci sono dei residui chimici dannosi per la salute, è chiaro che è necessario predisporre un piano di bonifica chiedendo alla Regione Campania di finanziarlo.
La Magistratura ha fatto bene, per dare tranquillità innanzi tutto all’amministrazione comunale e ai cittadini, nel porre in essere il sequestro dello spazio destinato alla futura Villa Comunale.
Tale provvedimento è salutare per tutti e consente di procedere con speditezza agli adempimenti successivi di rito in modo da rendere al più presto agevole e vivibile la Villa Comunale.
In conclusione tutto ciò che viene fatto per rendere la Villa Comunale sicura è pienamente condiviso e sostenuto dall’amministrazione comunale che ha tutto l’interesse a renderle bonificabile e ad aprirla i cittadini.”