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Pietrelcina, al via la raccolta firme per il ripristino dei servizi sanitari locali

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“Continua la nostra battaglia per ridare alla collettività un servizio sanitario più decente. Dopo una pubblica riflessione sullo stato della salute e sull’alta incidenza dei tumori nel nostro territorio, e ancora dopo una denuncia per le condizioni in cui versa il presidio sanitario dell’ASL locale, non ci fermeremo finché non avremo i nostri diritti”.
L’iniziativa è nata da un’idea di Lucia Formichella che come tanti cittadini pietrelcinesi è stanca di vedersi venir meno i diritti fondamentali alla salute. A controllare il regolare svolgimento della petizione sarà il consigliere Leonardo Masone.
“Ora proponiamo una raccolta firme popolare perché l’unità fa la forza e perché questa battaglia diventi collettiva e, ingenerale territoriale. Questa raccolta firme, infatti, che chiede il ripristino dei servizi sanitari vorremmo che si estendesse a Pago Veiano e a Pesco Sannita”.
L’A.S.L, infatti, attraverso il proprio Presidio di continuità assistenziale “ex Guardia Medica” quando era ancora collocata in via dello Sport forniva: “assistenza sanitaria di base”, la possibilità di richiedere l’esenzione ticket, le certificazioni medico-legali (ad es. porto d’armi, pass invalidi), le vaccinazioni richieste, il “Servizio Assistenza Domiciliare ai disabili” (SADDIS) e anziani, prelievi del sangue, visite cardiologiche.
Dopo il suo trasferimento nell’attuale sede in via Roma all’angolo con via Gregarie, molte di queste misure non sono più garantite. Con l’aggravante che, per poter espletare alcuni servizi, i cittadini devono recarsi direttamente presso la sede principale del distretto a San Giorgio del Sannio: andata e ritorno non sono pochi chilometri.
In virtù di recenti iniziative in tema, chiediamo con questa iniziativa popolare di ripristinare i servizi sanitari non più attivi attraverso un proficuo confronto con le autorità competenti.
Lo facciamo insieme a un gruppo di cittadini che si costituirà in comitato, ma lo facciamo chiedendo un aiuto e un atto di responsabilità a tutti i pietrelcinesi. Chiediamo adesioni istituzionali e associative di tutte le latitudini e forme affinché Pietrelcina e i paesi non siano per l’ennesima volta isolati e marginalizzati. La nostra lotta continua e no n si ferma finché non verranno ripristinati i servizi essenziali alla persona.”