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Commemorazione defunti, Accrocca parla alla città: “Carità e fede vincono la morte”
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Speranza della fede e riconciliazione sono le parole che fanno da filo conduttore per comprendere il senso della morte che trova nuova consistenza proprio nella giornata in cui i cristiani ricordano i propri cari recandosi al cimitero.
A ribadirlo forte stamattina l’arcivescovo metropolita Felice Accrocca dall’altare esterno della cappella centrale del cimitero di Benevento dove ha concelebrato messa per ricordare coloro che hanno compiuto il pellegrinaggio terreno.
Un’omelia breve ma intensa a cui hanno preso parte anche il sindaco Mastella, il prefetto Paola Galeone e i vertici delle autorità militari.
“La convinzione che deve crescere e maturare – ha detto Accrocca – è che la vita non ha fine e che questo nostro viaggio è il tempo nel quale ci giochiamo l’eternità compiendo scelte quotidiane di carità e misericordia.”
Un monito al bene e a fare esperienza di Dio, quello dell’arcivescovo che si sostanzia e si rafforza attraverso la preghiera che vince la morte.
“Le azioni quotidiane improntate al bene e al perdono garantiscono – ha evidenziato Accrocca – la riconciliazione con i nostri cari e con Dio, già su questa terra.”
E’ in questo, dunque, che si concretizza quella “speranza che non delude”, descritta nella lettera di san Paolo apostolo ai Romani e nella certezza di Giobbe sofferente di vedere il Redentore vivo dopo che “la sua pelle sarà strappata via”.
Citando invece Ungaretti, Virgilio e San Francesco, anche il primo cittadino Mastella, ha invitato ad essere comunità nella consapevolezza della temporaneità umana, ricordando commosso la sua esperienza al cimitero divenuta più frequente dopo la morte della madre e non più costellata da paure perchè sentiva più forte la sua vicinanza.
A conclusione della celebrazione è stata depositata una corona d’alloro presso l’ingresso posteriore della cappella centrale in memoria dei caduti per la patria.