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Tracciato dell’Appia e della Francigena, riunita l’associazione Impegnocivico

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Nel pomeriggio di ieri, l’associazione culturale impegno civico, come preventivato, si è riunita ed approfondito i temi all’ordine del giorno.
In particolare, il tracciato dell’Appia e della Francigena, sulla base di una relazione dell’architetto Franco Bove, ha discusso il programma di ottobre. Ha poi discusso un fuori sacco.
Sul primo tema la conclusione è la seguente. Impegnocivico ritiene che, quanto alla via Appia, i Comuni di Bonea e di Apice non possono essere espunti dalla lista dei Comuni individuati come sede del tracciato dell’Appia; che il comune di Sant’Angelo a Cupolo debba essere, per ragioni di equità e di contiguità territoriale, incluso nell’elenco dei comuni ricadenti nell’aria di interesse culturale.
Viceversa sulla Francigena il discorso è stato più articolato. Innanzitutto si è discusso se la via passasse in destra o in sinistra del Calore. Comunque, per la Francigena, non è possibile omettere il Comune di San Lorenzello, il Comune di Solopaca, il Comune di San Lorenzo Maggiore; che Vitualano e Foglianise debbono essere considerati alla stessa stregua; che è necessario, correggere l’ errore materiale che osserva la presenza sul percorso francigeno del Comune di Castelvetere il luogo del Comune di Castelvenere. Da ultimo, i Comuni di Castelfranco e Ginestra vanno considerati entrambi come comuni di attraversamento della Francigena (?) O entrambi vanno inseriti nella lista dei Comuni contesto. L’associazione culturale sulla base di queste indicazioni elaborerà una nota scritta e la presenterà all’attenzione degli uffici regionali. Chiedendo le conseguenti correzioni.
Quanto al programma per il mese di ottobre, l’associazione ha deciso di organizzare una riflessione pubblica sul tema della violenza alle donne. Sviluppando accanto agli altri temi, oggetti del dibattito pubblico corrente, anche quello, oggi defilato, che annette grande importanza, per il tema, agli aspetti neurologici.
Fuori ordine del giorno, si è trattato anche del Comitato di Quartiere della Zona Alta. Si è notato con disappunto e rammarico che da molto tempo il comitato non si riunisce.
Nel 2017, il Comitato non ha prodotto, anche prima si è detto, iniziative ed azioni organizzative e sociali. Utili a tutta la zona alta. E capaci di rappresentarla a livello comunale. Si è deciso di riparlarne nella prossima seduta per sollecitare il funzionamento del comitato; o, se necessario, avviare le procedure di ricostituzione dell’organismo.