Sindacati
Vertenza Cmr, la Fials attacca: “Mancanza di condivisione, informazione e trasparenza”

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“La Fials, sindacato maggiormente rappresentativo al Cmr di Sant’Agata de’ Goti , in merito alla procedura di Concordato Preventivo in continuità di attività, segnala la mancanza di condivisione e di contrattazione sindacale nella fase di preparazione del Piano Industriale di risanamento, principalmente sulla ristrutturazione e riorganizzazione dell’attività complessiva e dei settori specifici, come già segnalato a diversi suddetti destinatari il 31/03/2017”. Così Pasquale Tirino, Rsa Fials, in una nota diffusa alla stampa.
“Abbiamo manifestato davanti al Tribunale di Benevento il giorno 6 Aprile 2017 per evidenziare questa problematica – prosegue la nota -. Ad oltre due mesi dalla presentazione del Piano Industriale, 23/3/2017, la “segretezza di Stato” ne fa da padrone! I dipendenti vengono considerati alla stregua di “sovversivi” cui non bisogna dare il vantaggio di conoscere le mosse strategiche. Neanche la documentazione allegata ai sensi dell’art. 161 della Legge Fallimentare è stata comunicata: relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria; stato analitico ed estimativo dell’attività e l’elenco nominativo dei creditori; elenco dei titolari dei diritti su beni di proprietà o in possesso del CMR. La situazione attuale fotografa integralmente la realtà e la storia del CMR- assenza di programmazione, di management e di trasparenza – solo gestione dell’emergenza e del “ tappa buco”, avallata da Istituzioni compiacenti e pericolose.
La Fials – conclude Tirino – chiede, per l’ennesima volta , informazioni e trasparenza: diritto sacrosanto dei lavoratori della struttura, che vivono da anni una sofferenza cronica e degenerativa (per utilizzare un termine usato per alcune forme di patologie trattate) che ha prodotto un punto di non ritorno che solo la partecipazione attiva degli stessi può determinare una soluzione concreta. Si approfitta dell’occasione per ricordare che il debito nei confronti dei lavoratori è uno degli elementi più consistenti del deficit aziendale. Chiede, a chi di competenza, la verifica legale della fase e delle procedure in corso. E’ assurda la gestione della crisi senza la partecipazione dei lavoratori!”.