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Cittadini, migranti e Gesesa insieme per restaurare l’Antico Lavatoio di Cautano
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Storia, cultura, senso di appartenenza e speranze per il futuro. E’ tutto questo quello che scorre nelle acque dell’“Antico Lavatoio” di Cautano. Un’opera che rappresenta, da sempre, un luogo di incontro per la comunità sannita e che è stata al centro di un intervento di riqualificazione del Comune e della Gesesa.
Questa sera l’edifico – dopo due interventi del 2008 e del 2014 voluti dal sindaco Giuseppe Fuggi – è stato inaugurato e restituito ai cittadini. “Un momento importante – ha commentato Fuggi -. Questo luogo sin dall’800 rappresenta un punto cruciale di socializzazione che meritava di tornare all’antico splendore”. Un valore che oggi assume un merito ancora maggiore visto che ai lavori hanno partecipato anche gli ospiti del centro di accoglienza Damasco 11.
Ma le novità per Cautano non sono finite. A breve partiranno i lavori di riqualificazione dell’aula consiliare e, in collaborazione con Gesesa invece, sono in programma degli eventi al centro sportivo “Renato Saviano”, da poco ristrutturato da alcuni imprenditori.
“La vicinanza ai nostri utenti – ha aggiunto l’amministratore delegato della Gesesa, Piero Ferrari – rappresenta una parte importante della nostra mission aziendale. Siamo convinti della scelta di affiancare le comunità sannite e siamo aperti alle richieste dei territori”.
L’Antico Lavatoio da oggi torna a disposizione della comunità. Un’opera di congiunzione tra passato e futuro che passa anche attraverso il lavoro realizzato dei migranti ospiti del Sannio. Il loro impegno e i loro sorrisi sono il primo segno tangibile di una accoglienza che, se sostenuta dal rispetto e dall’amicizia, crea legami e belle speranze per il futuro.